E’ finita la scuola, è finita la DAD… o forse no! Lettera

inviata da Ilaria Nigro – L’anno scolastico 2019/2020 ci saluta con una timida estate; un anno iniziato come tutti gli altri, ma “spezzato” da un’emergenza inaspettata; un’emergenza iniziata in sordina ma che in poco tempo ha sconvolto il nostro modo di “fare scuola”.
Durante il secondo quadrimestre i docenti sono stati “inseguiti” da ogni tipo di piattaforma;
sono stati svegliati dal suono di un messaggio o dalla notifica di una mail;
sono stati “schiacciati” dal peso di lezioni da “caricare”, compiti da correggere e foto da interpretare, ma si sa… gli insegnanti hanno le spalle larghe, anche se nell’immaginario collettivo troppo spesso appaiono come un esercito di sfaccendati che lavorano poco e si aggiornano ancor meno.
Di colpo il luogo più sicuro del mondo è diventato l’ambiente virtuale; è lì che ci siamo rifugiati per un saluto ai nostri alunni o un fugace confronto con i colleghi di sempre.
In questa frenetica corsa contro il tempo, non dimenticheremo gli occhi dei nostri alunni in cui abbiamo letto quella malinconia mista a commozione con un pizzico di preoccupazione;
non dimenticheremo le rassicurazioni di quel collega con cui a scuola parlavamo sempre poco e i genitori che hanno reso possibile il nostro lavoro!
La Dad ci ha fatto capire:
l’importanza dei rapporti umani,
che il lavoro di squadra è sempre vincente,
che nel dialogo e nella collaborazione tra scuola e famiglia si sviluppa l’alleanza educativa.
Bisogna ripartire da dove eravamo rimasti ma con una nuova consapevolezza!