È come se fossimo tutti una grande classe di una scuola qualsiasi. Lettera

Inviata da Ilario Capocasale – Il preside è lo Stato, gli insegnanti scienziati e medici. Coordinatore di classe la protezione civile. Poi ci sono gli alunni che saremmo noi cittadini.
E proprio come accade in tutte le classi, troviamo il secchione che è quello che osserva le regole scrupolosamente, si limita a dare consigli sulla base di nozioni studiate e spesso non è visto di buon occhio dai compagni.
Accanto ai secchioni troviamo i famosissimi “potrebbe fare di più ma non si impegna” e in questo momento nella società civile sarebbero quelli che osservano le regole che ritengono giuste per loro ma non hanno la preparazione per sapere se stanno facendo le cose corrette o meno.
Sono la maggioranza e spesso sono quelli che passano i compiti ai compagni durante le esercitazioni in classe. Purtroppo spesso danno suggerimenti sbagliati e si rischia di prendere tre se si copia da loro. Infine ci sono i bulletti quelli che se aprono il libro per studiare si sentono di valere meno, quelli che se rinunciano ad uscire il pomeriggio anziché stare a casa a studiare poi pensano di valere meno.
Sono spesso quelli che con i loro modi e la loro presunzione dettata dall’ignoranza non consentono a nessuno dei propri compagni di poter vivere nell’osservanza delle regole. Ecco con questo post scritto in questo periodo storico, forse e senza presunzione sono riuscito a esprimere l’importanza che ha lo studio per tutti. La società richiede la presenza di gente preparata in tutti i settori non di bulletti e svogliati. Quando tutto sarà finito e torneremo a scuola. Torniamo tutti cambiati e consapevoli dell’importanza dello studio. Perché da questa esperienza usciremo o promossi o bocciati. Promosso vorrà dire essere vivi. Siate secchioni e ascoltate dagli insegnanti. Tra poco usciranno i quadri e saremo tutti promossi.