Durante la ricreazione si resta in classe. La circolare del preside fa discutere. Gli studenti protestano: “La scuola non è uno spazio dove stare sei ore seduti”

In un liceo di Palermo, una circolare del dirigente scolastico che limita la ricreazione degli studenti all’interno delle aule ha scatenato una protesta. Gli studenti, infatti, hanno bloccato le attività didattiche per esprimere il loro disaccordo.
Come segnala il Giornale di Sicilia, la scelta del dirigente scolastico è stata giustificata dalla mancanza di spazi adatti a ospitare gli studenti durante la pausa. La circolare menziona che gli studenti possono lasciare l’aula solo per utilizzare i servizi, le macchinette, o la fontana del pianterreno, e in modo limitato per garantire una turnazione degli allievi. Questa misura impone anche ai docenti e ai collaboratori scolastici una sorveglianza rafforzata, sia in aula che negli spazi comuni.
Gli studenti hanno espresso la loro frustrazione sottolineando come la scuola non debba essere solo un luogo dove rimanere seduti per sei ore al giorno, ma anche uno spazio di socialità e condivisione. Un’alunna ha dichiarato: “Non siamo disposti a stare rinchiusi tra le mura delle nostre classi, senza la possibilità di uscire, socializzare e incontrarci. La scuola dovrebbe permetterci di confrontarci e stare insieme“.
E ancora: “Vogliamo essere protagonisti delle scelte che riguardano la scuola in cui studiamo e che viviamo ogni giorno, e vogliamo che queste scelte prendano in considerazione le necessità di noi studenti”.