Durante il suo ricovero bimba fa amicizia con un cane e prosegue gli studi con la “scuola in ospedale”

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La storia di Zoe e Kia è un esempio toccante di come la collaborazione tra scuola ospedaliera, pet therapy e la comunità scolastica possa fare una grande differenza nella vita di un bambino. Zoe, una bambina di 8 anni, è stata ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per una complessa condizione neurologica che le aveva temporaneamente ridotto la capacità visiva. Durante il suo soggiorno in ospedale, ha stretto un legame speciale con Kia, il cane della squadra di Pet Therapy del Meyer. Kia ha visitato Zoe ogni giorno, offrendo conforto e compagnia nei momenti difficili.

La scuola in ospedale

Grazie al progetto “Scuola in ospedale” del Meyer, Zoe ha potuto continuare la sua istruzione anche durante il ricovero. Le maestre della scuola Don Milani di Casinalbo, insieme alla maestra Susy del Meyer, hanno creato un “ponte” che ha permesso ai compagni di Zoe di rimanere in contatto con lei. Attraverso videochiamate, foto e racconti, i bambini hanno conosciuto Kia e l’hanno resa protagonista delle loro attività scolastiche, creando temi, disegni e persino un libro digitale.

Connessione e sostegno continuo

Questa connessione ha permesso a Zoe di sentirsi parte della sua classe nonostante la degenza in ospedale. La mamma di Zoe ha raccontato come, nonostante i momenti di paura e incertezza, si sia sentita supportata dal team medico e dallo staff infermieristico eccezionale del Meyer, nonché dalle tante figure che hanno reso il percorso di cura meno difficile e più umano.

Un approccio integrato alla cura pediatrica

L’esperienza di Zoe dimostra l’importanza di un approccio integrato alla cura pediatrica, dove la competenza medica si unisce a iniziative che portano bellezza, amicizia e un senso di normalità anche nei contesti ospedalieri.

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