Due milioni di test sierologici per docenti e Ata. I kit entro il 10 agosto. Il bando di gara [PDF]
A due giorni dall’incarico per l’acquisto delle attrezzature necessarie alla riapertura in sicurezza della scuola, parte la prima gara per i test sierologici in vista della riapertura delle scuole.
Subito attivo il commissario Domenico Arcuri, a due giorni dall’incarico per l’acquisto delle attrezzature necessarie alla riapertura in sicurezza della scuola, parte la prima gara.
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid ha bandito la ”procedura semplificata e di massima urgenza” per l’acquisto e la distribuzione di 2 milioni di kit sierologici destinati al personale docente e non docente delle scuole italiane, pubblicata sul sito della presidenza del consiglio.
Le offerte dovranno essere presentate entro il 16 luglio prossimo, la procedura si concluderà entro il 28 luglio.
I kit dovranno essere disponibili entro il 10 agosto prossimo, in modo da essere somministrati a tutto il personale docente e non docente prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.
IL BANDO DI GARA
Allegato 1 – Guida all’utilizzo del sistema telematico
Allegato 2 – Condizioni Specifiche di contratto
”Mettere al centro i bisogni dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, consentendo loro di tornare a scuola in sicurezza, significa anche compiere un ulteriore passo verso la nostra ‘nuova’ normalità”, ha commentato il commissario straordinario.
“L’opportunità per gli insegnanti ed il personale scolastico di effettuare i test sierologici gratuiti – ha concluso – è una componente fondamentale della strategia per la prevenzione dal virus e per la tutela della salute dei cittadini messa in campo dal governo”.
Serviranno per la ripresa delle scuole “dieci milioni di mascherine al giorno”, ha detto poi il commissario Arcuri, intervistato durante un web talk organizzato dal Centro studi americani.
Arcuri ha spiegato che invece non si hanno ancora dati sugli spazi in più che serviranno per garantire il distanziamento: “Stiamo lavorando con il ministero per capire di quante aule si è in condizione di fruire rispetto a quelle già attrezzate” e riguardo agli spazi aggiuntivi è in corso un “lavoro interministeriale”.
“Abbiamo una stima, cominciamo pensando di dover comprare il 40- massimo 50% del totale dei banchi“, ha detto spiegando che ancora non ci sono dati precisi sugli spazi incrementali che serviranno per le scuole.
Considerato il distanziamento di un metro, “ci sono scuole attrezzate, scuole che dovremo attrezzare, in funzione di questa somma si dovrà capire se e quanti spazi incrementali serviranno”.
Ritorno in classe: mascherine, distanziamento e medico scolastico. Il Cts risponde. SCARICA PDF
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