Due anni di Governo Meloni, “stipendi più alti per gli insegnanti, sblocco assunzioni sul sostegno, stop cellulare in classe, ripristino voto in condotta”. L’elenco delle azioni svolte
Bilancio dei due anni per il governo guidato da Giorgia Meloni. Sul sito istituzionale, c’è un PDF di quasi 60 pagine con l’elenco di tutte le misure effettuate. Spazio anche per la scuola.
Le misure adottate si sono concentrate su diversi aspetti, tra cui l’aumento degli stipendi per i docenti, la lotta contro la dispersione scolastica, e l’implementazione di nuovi percorsi formativi.
Uno dei traguardi più significativi è stato l’aumento degli stipendi per i docenti, che ha visto un incremento del 4,5% grazie allo sblocco del CCNL 2019-2021. Inoltre, è previsto un ulteriore aumento del 5,8% con il prossimo CCNL 2022-2024.
Spazio anche alle misure per la specializzazione di circa 85mila docenti di sostegno, oltre all’approvazione del disegno di legge sul ripristino del voto in condotta. Pubblicate anche le nuove linee guida sull’educazione civica.
Un’altra iniziativa di rilievo è stata l’attivazione del Liceo del Made in Italy, un percorso formativo innovativo che mira a valorizzare le eccellenze del nostro Paese, promuovendo la cultura e le competenze legate al patrimonio artistico, culturale e produttivo
Inoltre, la riforma della formazione tecnico-professionale ha ricevuto un’attenzione particolare, con l’intento di allineare i percorsi formativi alle esigenze del mercato del lavoro.
BILANCIO DI DUE ANNI DI GOVERNO
Le azioni per la scuola (fonte Ministero dell’Istruzione e del Merito)
1. Tutor e orientatori: Figure introdotte per personalizzare la didattica e contrastare la dispersione scolastica, con un investimento di 150 milioni di euro. La loro presenza nelle scuole è ormai quasi a regime, ma la loro efficacia nel lungo periodo resta da valutare.
2. Riforma degli istituti tecnici e professionali: Il nuovo modello “4+2” punta a creare un canale di istruzione d’eccellenza, con una maggiore interazione tra scuola e mondo del lavoro. L’avvio della sperimentazione ha superato le aspettative, ma la sfida è garantire una formazione di qualità che risponda alle esigenze del mercato.
3. Aumenti stipendiali e welfare: Il governo sottolinea gli aumenti retributivi per il personale scolastico, definiti “i più alti degli ultimi vent’anni”, e l’introduzione di un piano welfare con agevolazioni in diversi settori. Resta da capire se queste misure saranno sufficienti a recuperare il potere d’acquisto perso negli anni precedenti.
4. Linee guida sull’educazione civica e divieto di cellulare: Nuove linee guida per l’educazione civica, ispirate alla Costituzione, e divieto di utilizzo del cellulare in classe, anche per finalità didattiche, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Misure che puntano a promuovere il rispetto delle regole e la concentrazione in classe.
5. Politiche per l’inclusione: Interventi per gli alunni con disabilità, gli studenti stranieri e il contrasto alla dispersione scolastica, con i piani “Agenda Sud” e “Agenda Nord”. L’obiettivo è garantire a tutti gli studenti pari opportunità di apprendimento e successo scolastico.
6. Ritorno del voto in condotta e dei giudizi sintetici: Il voto in condotta torna a fare media e influisce sul credito scolastico, mentre nella scuola primaria si torna ai giudizi sintetici. Misure che mirano a responsabilizzare gli studenti e a semplificare la valutazione.
7. Scuole paritarie e contrasto ai “diplomifici”: Accesso delle scuole paritarie non commerciali ai fondi PNRR e rafforzamento dei controlli per contrastare i “diplomifici”. Un tentativo di bilanciare il sostegno alle scuole paritarie con la tutela della qualità dell’offerta formativa.
8. Piano Mattei e attività internazionali: Accordi di collaborazione con diversi paesi africani per promuovere la lingua italiana e l’istruzione tecnica e professionale. Una strategia che si inserisce nel più ampio “Piano Mattei” per rafforzare la presenza italiana nel continente africano.
9. Semplificazioni: Una serie di interventi per semplificare le procedure amministrative e migliorare l’accesso ai servizi scolastici per famiglie e studenti. La digitalizzazione è la chiave di volta di questo processo.
10. Attuazione del PNRR: Il governo rivendica il raggiungimento degli obiettivi del PNRR nel settore istruzione, con investimenti in asili nido, nuove scuole, edilizia scolastica, mense e palestre. Resta da monitorare l’effettiva realizzazione di questi progetti e il loro impatto sul sistema scolastico.