Due anni dalla morte di Giuseppe Lenoci, la famiglia scrive al ministro Valditara che risponde: “Amarezza e dolore, al lavoro per stage più sicuri”

Il 14 febbraio 2022 sarà ricordato per la tragica morte di Giuseppe Lenoci. Il giovane studente di soli sedici anni, perse la vita in un incidente stradale mentre era impegnato in un percorso di alternanza scuola-lavoro.
La sua vita fu interrotta bruscamente a Serra de’ Conti, nell’Anconetano, durante il tragitto su un furgone di lavoro. Oggi, una targa ricorda la sua vita e la sua passione per il calcio, vicino al campo dove giocava con gli amici.
La perdita di Giuseppe ha sollevato interrogativi profondi sulla sicurezza dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), meglio noti come alternanza scuola-lavoro. Le domande che emergono sono pungenti: è accettabile che un’attività educativa si trasformi in una minaccia per la vita degli studenti? La famiglia Lenoci, sostenuta dall’ANMIL e da diverse istituzioni, ha innescato una battaglia civile per la revisione di questi percorsi, invocando un ripensamento critico sul loro svolgimento e sulla sicurezza degli studenti coinvolti.
La zia di Giuseppe, Angela Lenoci, ha esteso il suo appello al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il quale ha risposto sottolineando l’amarezza e il dolore nel vedere giovani vite spezzate in contesti dove dovrebbero essere al sicuro e prepararsi al futuro. La risposta del ministro ribadisce l’impegno del Governo verso la realizzazione di stage più sicuri, riconoscendo l’urgenza di garantire un ambiente protetto per i nostri giovani.
Il dibattito si intensifica attorno alle circostanze dell’incidente: Giuseppe si trovava a 120 chilometri dalla sua scuola, senza un tutor adeguato, elementi che pongono interrogativi sulla gestione e sull’organizzazione dei PCTO. La conclusione giudiziaria dell’autista del furgone, che ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi, non ha placato le richieste di chiarimento e di giustizia da parte della famiglia Lenoci.