Drago (Popolo Protagonista): rientrare a scuola in sicurezza si può, per esempio dividendo le classi in due aule. Ecco la proposta
“Se volessimo riaprire le scuole in reale sicurezza, si potrebbe, senza necessità di “sacrificare” la domenica, giorno per antonomasia destinato al riposo e alla famiglia”. Così su Facebook la senatrice Tiziana Drago del Popolo Protagonista lancia la sua proposta per il rientro a scuola in sicurezza.
Ecco la proposta della senatrice:
– didattica in presenza con le intere classi a scuola, suddivise in due aule (l’utilizzo di una piattaforma digitale omogenea per ordine e grado, open source, i cui dati vengano “custoditi” dal Miur, sarebbe possibile, nell’ottica di una didattica che non sacrifichi anche metodi didattici tradizionalmente efficaci );
-stipuliamo convenzioni con strutture già attrezzate, ad esempio aree libere di istituti paritari (che non sono solo di ispirazione cattolica, se questo é un problema…). Queste strutture hanno già disponibilità di aule a norma, bagni a norma e mense a norma… In tal modo l’intera 1ª A, ad esempio, potrà seguire in presenza, ma suddivisa in due gruppi contemporaneamente;
-adattiamo l’organizzazione oraria dell’insegnamento alla possibilità della compresenza dei docenti, mettendo in atto un riordino amministrativo già proposto da Popolo Protagonista al dl Ristori, immettendo subito in ruolo i docenti vincitori dei concorsi 2016 e 2018, solo dopo aver predisposto una mobilità interprovinciale, interregionale ed intercompartimentale in deroga, come prevede la normativa vigente, che non é l’ultimo CCNI dichiarato nullo da una sentenza della Corte Costituzionale del 30 aprile scorso. Si potrebbe pensare anche alla stabilizzazione dei precari, con assunzione con riserva per titoli e servizio e un anno di prova “seriamente” selettivo che confermi l’assunzione a TI (da valutare…);
-stipuliamo convenzioni con NCC e/o taxi che possano contribuire a sopperire al problema trasporti, in modo da evitare l’affollamento di nuovi mezzi su strada, con ingressi scolastici scaglionati.
“Pensare a due turni negli stessi luoghi scolastici – spiega Drago – é materialmente impossibile, non ci sarebbero i tempi necessari a compiere una efficiente sanificazione. Ecco perché la convenzione con strutture paritarie assicurerebbe la mancata necessità di applicare turni strampalati per le famiglie (es. serali), permettendo di conciliare i tempi lavoro-famiglia.
In tal modo aiuteremmo diversi settori lavorativi. Inoltre, assumendo più personale tra le forze dell’ordine e la difesa, si potrebbe operare un reale controllo tale da permettere, pian pianino, anche ai ristoratori, ad esempio delle regioni identificate in arancio, la ripresa delle attività.
Secondo il progetto di massima prospettato non avremmo più bisogno di ricorrere ad una bella fetta di ristori, che potremmo destinare alla tutela della salute senza stravolgere le vite, soprattutto delle nuove generazioni, e rispondendo ad esigenze di riforme strutturali (es. Gestione del personale docente, di polizia e della Difesa)”, conclude Drago.