DPCM 60 CFU, “troppo caro” il costo dei percorsi abilitanti. Su Change.org petizione per garantire accesso equo e sostenibile

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La questione dei costi e delle tempistiche dei percorsi abilitanti per docenti è un argomento che sta prendendo sempre più piede, suscitando preoccupazioni tra gli insegnanti.

Al centro del dibattito ci sono soprattutto le agevolazioni economiche e le scadenze per le domande di iscrizione ai corsi.

Una delle principali agevolazioni riguarda le 150 ore previste per il diritto allo studio. Tuttavia, esiste una discrepanza temporale: mentre le domande generalmente devono essere presentate entro il 15 novembre, l’iscrizione ai percorsi può essere posticipata. Un consiglio comune è quello di organizzarsi con colleghi, soprattutto per quanto riguarda laboratori e tirocini.

Nonostante la mancanza di agevolazioni specifiche, alcuni Atenei stanno valutando la possibilità di offrire sconti basati sull’ISEE. Inoltre, è possibile utilizzare un bonus da 500 euro per coprire parte dei costi, una soluzione applicabile ai docenti di ruolo e con contratto al 31 agosto.

Ieri, la blogger e insegnante, Alessia Giandomenico, intervenuta su TikTok, ha messo in evidenza l’aspetto critico dei costi, che possono raggiungere cifre come 3.000 euro. Un problema che, secondo molti, crea una selezione più economica che meritocratica. Parallelamente, è stata lanciata una petizione su change.org per chiedere una tutela dai costi onerosi e garantire un accesso equo all’insegnamento.

I costi previsti

All’articolo 12 il DPCM specifica quali sono le cifre che si andranno a spendere al massimo per i percorsi.

Prima di tutto si evidenzia che i costi massimi, pari a 2.500 euro, di iscrizione ai percorsi di formazione iniziale, corrispondenti a non meno di sessanta CFU o CFA, sono posti a carico dei partecipanti,  compresi coloro che vincono il concorso ai sensi dell’art. 18 -bis , comma 1, primo periodo, del decreto legislativo.

Invece, i costi massimi, pari a euro 2.000 euro, di iscrizione ai percorsi di formazione iniziale sono posti a carico degli studenti che sono regolarmente iscritti ai corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui all’art. 5, commi 1 e 2, del decreto legislativo, dei vincitori del concorso di cui all’art. 13, comma 2, del decreto legislativo nonché di coloro che abbiano conseguito ventiquattro CFU o CFA entro il 31 ottobre 2022 in base al previgente ordinamento.

I costi massimi posti a carico dei partecipanti alle prove finali dei percorsi di formazione iniziale sono pari a euro 150, si legge sul DPCM.

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