Dottori di ricerca “ostracizzati dalla scuola e dalla pubblica amministrazione”! Lettera

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Inviato da Mario Bocola – Il dottorato di ricerca, questo sconosciuto. Certamente in Italia i dottori di ricerca non sono affatto tenuti nella dovuta considerazione, anzi sono ostracizzati dalla scuola e dalla pubblica amministrazione.

Però chi consegue un dottorato di ricerca, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere considerato una risorsa aggiuntiva per l’amministrazione di appartenenza. Invece in Italia, rispetto all’estero questo titolo accademico vale poco e non viene affatto valorizzato. Da tempo i dottori di ricerca chiedono maggiori tutele e garanzie anche nel mondo della scuola chiedendo a viva voce di equiparare il dottorato di ricerca ad un’abilitazione.

Per gli altri Paesi europei questo ostacolo è superato, mentre per l’Italia sembra insormontabile. Il dottorato di ricerca continua ad essere un titolo sconosciuto, bistrattato, quasi riconosciuto nullo ed invece si tratta di una qualificazione accademica di tutto rilievo e rispetto capace per chi lo consegue di apportare le conoscenze e le competenze acquisite nei tre anni di durata del corso di dottorato a servizio dell’amministrazione di provenienza: nel nostro caso la scuola. Ma siamo ancora lontani da un riconoscimento pieno a tutti gli effetti. I dottori di ricerca continua ancora a navigare nel buio all’interno del mondo della scuola.

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