Doppia laurea, ecco il primo studente italiano iscritto sia in Ingegneria che in Giurisprudenza
Ecco il primo studente iscritto contemporaneamente a due corsi di laurea: Gianluca Vitale infatti risulta essere iscritto alla facoltà di Ingegneria informatica presso l’Università Mercatorum, e in Giurisprudenza presso l’università telematica Pegaso.
Vitale, si legge su Il Fatto Quotidiano, è un operatore informatico presso l’Esercito italiano.
“La mia passione per l’informatica nasce da bambino e ho deciso di iscrivermi alla facoltà di ingegneria informatica, scegliendo l’Università Mercatorum che per me fa la differenza e mi permette di conciliare comodamente studio e lavoro. Quando ho saputo della doppia laurea, ho pensato subito di iscrivermi alla facoltà di Giurisprudenza che non riguarda specificamente il mio lavoro, ma mi interessa molto: questa possibilità mi permette di velocizzare il percorso e di studiare non solo argomenti riguardanti il settore informatico, ma anche di coltivare altre passioni per provare ad allargare il più possibile i miei orizzonti” ha spiegato Vitale.
Il ragazzo ha dunque sfruttato la possibilità di iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, con l’eccezione dei corsi di specializzazione medica, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale grazie alla legge 2 aprile 2022, n. 33, che sarà operativa già dal prossimo anno accademico 2022-2023, ricorda una recente nota del MUR.
Il provvedimento prevede infatti: «è sancita la possibilità di contemporanea iscrizione a due corsi di formazione superiore, introducendo la possibilità per lo studente di conseguire due titoli appartenenti a tali tipologie di corsi nella medesima finestra temporale, così rimuovendo un divieto esistente dal 1933 e allineando in tal modo la normativa nazionale alle norme europee in materia di libera circolazione ex articolo 21 TFUE, di promozione della mobilità degli studenti ex articolo 165 TFUE e di diritto all’istruzione ai sensi dell’articolo 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE».