Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024 con “L’età fragile”. Il suo commento: “La mia voce per difendere i diritti delle donne”
La 78esima edizione del Premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano, ha incoronato vincitrice Donatella Di Pietrantonio con il suo romanzo “L’età fragile”, pubblicato da Einaudi.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella suggestiva cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, dove la scrittrice abruzzese ha conquistato 189 preferenze su 644 votanti, classificandosi al primo posto della sestina finalista. Seguono Dario Voltolini con “Invernale” (La nave di Teseo), con 143 voti; Chiara Valerio con “Chi dice e chi tace” (Sellerio), con 138 voti; Raffaella Romagnolo con “Aggiustare l’universo” (Mondadori), con 83 voti; Paolo Di Paolo con “Romanzo senza umani” (Feltrinelli), con 66 voti e Tommaso Giartosio con “Autobiogrammatica” (minimum fax), con 25 voti.
Subito dopo l’annuncio della vittoria, Di Pietrantonio ha pronunciato parole cariche di significato e impegno: “Voglio solo promettere che userò le mie voci scritta e orale in difesa dei diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi trovo non più scontati”.
“L’età fragile” non è solo il titolo del romanzo vincitore, ma rappresenta una metafora della vita stessa. L’opera esplora temi profondi come la memoria, il dolore, la solitudine dopo una separazione e il senso di colpa dei sopravvissuti. Con una prosa raffinata e incisiva, Di Pietrantonio riesce a trasformare queste esperienze umane in una narrazione potente e coinvolgente.
Il romanzo racconta la storia di una famiglia segnata da un trauma non elaborato, con segreti e parole non dette che si nascondono nel cuore delle montagne abruzzesi, creando un legame indissolubile tra paesaggio e psiche dei personaggi. Al centro della narrazione c’è una madre intrappolata tra la severità del padre e il silenzio della figlia, in una dinamica familiare complessa e soffocante.