Donald Trump: “Stop alle atlete trans nelle scuole”. Polemiche negli USA

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Donald Trump mantiene la promessa fatta in campagna elettorale e firma un ordine esecutivo che vieta alle ragazze e donne transgender di partecipare alle competizioni sportive in scuole e college.

La decisione, che coincide con la 39ª Giornata nazionale delle ragazze e delle donne nello sport, ha scatenato un’ondata di polemiche negli Stati Uniti, dividendo l’opinione pubblica tra chi plaude alla scelta del Presidente e chi la considera discriminatoria. Il provvedimento, che richiama alla memoria il caso della pugile algerina Imane Khelif, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi tra le polemiche sul suo genere sessuale, rafforza la posizione di Trump su un tema delicato come l’identità di genere. “Sui documenti ufficiali – ha ribadito Trump – le persone transgender o fluide dovranno scegliere se considerarsi maschio o femmina. Non ci sarà spazio per un terzo genere”.

Scuole e college nel mirino

L’ordine esecutivo, i cui dettagli non sono ancora stati resi noti, dovrebbe coinvolgere il Dipartimento dell’Istruzione, guidato da Elon Musk, nel processo di attuazione del divieto. Ogni scuola e college dovrà adeguarsi alle nuove disposizioni, con ripercussioni dirette su un numero limitato di atlete transgender in un panorama sportivo popolato da milioni di studentesse. La NCAA, l’associazione che rappresenta oltre 1100 istituti scolastici, si è già detta pronta ad allinearsi al nuovo regolamento federale.

Ricorsi in vista

Nonostante ben 27 Stati avessero già adottato restrizioni simili, alcuni tribunali avevano in precedenza riconosciuto il diritto delle atlete transgender a competere. L’ordine esecutivo di Trump apre dunque la strada a una nuova ondata di ricorsi legali, preannunciando un’ulteriore battaglia giudiziaria su un tema che continua a dividere l’America.

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