Domani i sindacati convocati a Palazzo Chigi, Pacifico (Anief-Udir): noi abbiamo le idee chiare, per la scuola servono almeno 5 miliardi

Quanti soldi ha intenzione di investire il Governo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici e della scuola? Con l’inizio della prossima settimana lo scopriremo perché verranno scoperte le carte generali sulla Legge di bilancio del 2024: Legge di bilancio: il sindacato, pochi giorni prima, ricorderà all’Esecutivo che sul settore dell’Istruzione il tempo della spending review deve essere accantonato.
“La verità – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir – è che gli stipendi di oltre 1,3 milioni di dipendenti della scuola, malgrado l’aumento di oltre il 4% prodotto tra fine 2022 e inizio 2023, continuano ad essere strozzati dall’inflazione a due cifre e non possono più attendere. Domani lo ricorderemo, con Confedir e Cisal, durante l’incontro a Palazzo Chigi: i sindacati di categoria Anief e Udir continuano infatti a chiedere un miliardo per la scuola, attraverso il quale tamponare le tante situazioni irrisolte, a partire dalla scarsità di organico, e altri quattro miliardi servono per recuperare per intero l’indennità di vacanza contrattuale, che andrebbe corrisposta per intero da gennaio 2022 e che invece ci costringe a recuperare con la presentazione di un modello Anief”.
Nei giorni scorsi, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha delineato le nuove misure economiche durante un’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nadef: per i lavoratori dello Stato, i punti centrali della manovra di fine anno sono costituiti dal taglio del cuneo fiscale – con la riduzione a tre aliquote dell’imposta sulle persone fisiche – e dal rinnovo dei contratti. Queste azioni, assieme alla lotta alla denatalità, “mirano a fornire un sostegno tangibile, specialmente alle famiglie con redditi medi e bassi, contribuendo così ad alleviare la pressione economica in un periodo di incertezze”. Il Ministro Giorgetti ha però anche rimarcato “l’importanza di una ‘prudenza realista’ nel quadro macroeconomico e di finanza pubblica, sottolineando come le scelte difficili fatte finora siano state guidate dall’obiettivo di promuovere una crescita sostenibile e duratura dell’economia italiana”.
“Già per dieci lunghi anni, tra il 2008 e il 2018, i lavoratori della scuola sii sono visti congelare il loro contratto di lavoro – ha replicato Marcello Pacifico -: con l’ultimo rinnovo, sottoscritto lo scorso dicembre, si è riusciti a recuperare solo l’ultimo biennio di disavanzo rispetto all’inflazione. C’è ora da recuperare il passato. Recuperiamo quindi da subito l’indennità di vacanza contrattuale, assicurando da subito 100 euro medi al mese ad insegnanti e personale Ata, più quasi 2 mila di arretrati, in attesa del rinnovo del contratto: poi, a fine 2024 si potranno stanziare le risorse per questa seconda ‘partita’. Questa è la nostra proposta, domani la ribadiremo al Governo”.