Domanda mobilità docente perdente posto 25/26: cosa succede se indico prima preferenze interprovinciali? Come viene assegnata la scuola?

Domanda mobilità perdente posto 2025/26: se si è soddisfatti in una preferenza interprovinciale, non si viene riassorbiti nella scuola di ex titolarità; il trasferimento d’ufficio, per chi presenta domanda condizionata o meno, avviene solo se non si trova posto in nessuna delle preferenze indicate.
Prima di rispondere a due quesiti posti in redazione, ricordiamo come e quando vanno presentate le domande di trasferimento da parte dei docenti dichiararti perdenti posto.
Domanda perdente posto
Le domande di mobilità da parte dei docenti perdenti posto sono presentate digitalmente, utilizzando il modulo pubblicato dal MIM.
La domanda va inviata entro entro cinque giorni dalla notifica della condizione di soprannumerarietà, tuttavia, considerato che i dirigenti devono trasmettere le domande all’USP competente per territorio entro cinque giorni dalla scadenza relativa alla comunicazione delle domande di mobilità al SIDI, ossia entro il 25 aprile (il predetto termine ultimo di comunicazione è infatti il 30 aprile 2025), è possibile che gli stessi richiedano di presentarla entro un tempo più ristretto (anche in relazione all’individuazione della condizione di soprannumerarietà).
La domanda di trasferimento può essere o meno condizionata alla condizione di soprannumerarietà. Se si condiziona, l’interessato non partecipa ai movimenti ed è riassorbito nella scuola, qualora nel corso degli stessi si liberi un posto nella scuola in cui è stato dichiarato perdente posto.
Approfondisci presentazione domanda leggendo: Domanda docente perdente posto 2025/26: come presentarla e a cosa prestare attenzione. Come si verrà trasferiti
Domanda con preferenze interprovinciali
Sono docente presso il Liceo *** di ****. Vivo a *** con tre bimbi piccoli. Ho fatto richiesta di mobilità su *** (interprovinciale ndr) per il prossimo anno. Ieri mattina mi è arrivata dal Liceo la comunicazione di situazione di soprannumerarietà. Sono ultima in graduatoria e quindi entro il 22 aprile (con giorni di festa in mezzo e chiusura uffici) devo rifare la domanda di mobilità. Devo decidere se condizionare o meno la domanda di mobilità. Non mi è chiaro questo passaggio che ho letto su orizzonte scuola e su più siti: Se nella medesima domanda si indicano anche preferenze interprovinciali ossia per altra provincia rispetto a quella di titolarità (sia puntuali che sintetiche), il comune di titolarità deve essere indicato prima delle preferenze provinciali relative ad altri comuni (viceversa, le preferenze relative ad altri comuni della propria provincia di titolarità sono annullate). Qualora le preferenze per altra provincia siano espresse prima di quelle della provincia di titolarità e si è soddisfatti in una delle predette preferenze interprovinciali, il docente non viene riassorbito. 1) Cosa mi conviene fare per massimizzare la possibilità di trasferimento a *** città? (A *** ci sono comuni più scomodi da raggiungere di ***) 2) Da quanto scritto sopra io interpreto questo: Se nella domanda metto prima le scuole di *** (preferenze interprovinciali ndr), non vengo riassorbita al mio attuale Liceo, non viene cioè annullata la mia domanda di mobilità qualora nel corso dei movimenti si liberi un posto nel mio attuale Liceo. é effettivamente così? In ogni caso, come può realizzarsi questo se il comune di titolarità deve essere indicato prima delle preferenze provinciali relative ad altri comuni?? Sono veramente disorientata e non so a chi rivolgermi dato anche il periodo di festa, spero veramente che possiate aiutarmi. Il rischio di una domanda NON condizionata è quello di NON trovare posto a *** (preferenza interprovinciale ndr) e perdere il mio attuale posto in una scuola in cui mi trovo veramente bene da un punto di vista lavorativo, per essere assegnata ad altra scuola ignota in una provincia diversa da quella di residenza (con possibilità di essere assegnata anche all’isola ***). Resto in attesa di un gentile riscontro,
Rispondiamo alla lettrice che può tranquillamente condizionare la domanda nella quale, considerato che alla stessa interessa in primis il trasferimento intraprovinciale (per la provincia di residenza), indicare dapprima preferenze per la provincia di interesse e poi quella relativa al comune di titolarità (e a seguire eventuali altre preferenze provinciali). Qualora soddisfatta nel movimento interprovinciale, la stessa non verrà riassorbita nella scuola di titolarità, nemmeno se nella medesima si liberasse un posto, come scritto nel CCNI 2025/28 (art. 21/7):
In caso di domanda condizionata qualora siano espresse preferenze interprovinciali prima di quelle della propria provincia il docente non viene riassorbito se vengono soddisfatte le preferenze interprovinciali.
La lettrice non ha assolutamente motivo di temere che la sua domanda venga annullata; qualora non possa essere soddisfatta nel trasferimento interprovinciale, infatti, la stessa o verrà riassorbita nella scuola o verrà soddisfatta in qualche altra preferenza provinciale indicata oppure sarà trasferita d’ufficio nel comune di titolarità e, in subordine (ossia se nel predetto comune non vi sono posti), in un comune viciniore a quello di titolarità. Precisiamo che il comune di titolarità deve essere espresso prima di altri comuni della provincia di titolarità e non di altre province.
Quanto infine alla domanda “Cosa mi conviene fare per massimizzare la possibilità di trasferimento a *** città?”, non c’è nessun “espediente” ma deve solo indicare il comune e se vi sono disponibilità e il trasferimento le spetta (n base al punteggio), avrà la titolarità sul comune in esame.
Assegnazione titolarità
Sono una docente classe di concorso ADAA. Sono risultata perdente posto, non ho punti di continuità e nonostante abbia la 104 per assistenza, sono stata comunque ” coinvolta”. Ho deciso con molta sofferenza di NON condizionare la domanda e ho allegato nuovamente tutti i documenti che certificano la precedenza, sperando di rientrare il più possibile vicino al mio comune di residenza per evidenti esigenze. Chiedo a questo punto, in quale fase sarò collocata? Sarò trasferita d’ ufficio? Riuscirò almeno a trovare una sistemazione in un comune più vicino al mio comune di residenza poiché in possesso di 104? Nel caso non venissi accontentata, potrei chiedere successivamente l’utilizzazione o l’ assegnazione provvisoria?
La lettrice parteciperà al movimento con precedenza e punteggio nella fase spettante: se ha richiesto trasferimento provinciale, si “muoverà” con precedenza nella seconda fase; se ha richiesto trasferimento interprovinciale, si “muoverà” con precedenza nella terza fase.
Considerato che la lettrice fruisce dalle precedenza di cui al punto III dell’art. 13/1 del citato CCNI (così si evince dal quesito) e stando all’allegato 1 al CCNI 25/28 denominato Ordine delle operazioni nei trasferimenti e nei passaggi del personale docente ed educativo:
- se la stessa ha chiesto trasferimento provinciale, parteciperà alla seconda operazione della seconda fase: B) trasferimenti, a domanda, dei docenti beneficiari delle precedenze di cui al comma 1, punto III) dell’art. 13 del presente contratto;
- se la stessa ha chiesto trasferimento interprovinciale, parteciperà alla nona operazione del punto i) della terza fase (operazione preceduta dai soli passaggi di ruolo/cattedra, ai quali è destinata la metà dei posti disponibili per la predetta terza fase, mentre l’altra metà è destinata ai trasferimenti interprovinciali: 25% ai passaggi e 25% ai trasferimenti interprovinciali; il restante 50% delle disponibilità totali è destinato alle immissioni in ruolo): i) trasferimenti interprovinciali dei docenti beneficiari della precedenza di cui al comma 1, punto III) dell’art. 13 del presente contratto;
Qualora la nostra lettrice non possa essere soddisfatta, con la domanda volontaria, nelle preferenze espresse (sia nel caso di istanza provinciale che interprovinciale), la stessa sarà trasferita d’ufficio nella provincia di titolarità nell’ordine seguente:
- trasferimento d’ufficio nel comune di titolarità (penultima operazione della fase comunale, contrassegnata dalla lettera F); in subordine (cioè se il docente non possa essere soddisfatto);
- trasferimento d’ufficio in una scuola del comune più vicino a quello di precedente titolarità (prima operazione della fase provinciale, contrassegnata dalla lettera A).
Le risposte ai quesiti
È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).
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