Docenti vincitori concorso PNRR1 dei percorsi di completamento possono svolgere tirocinio anche in scuole non accreditate. Chiarimenti Ministero

I docenti vincitori del concorso PNRR1 bandito con DDG n. 2575/2023, stanno frequentando i percorsi di completamento da 30 o 36 CFU necessari per la trasformazione del contratto in tempo indeterminato e il Ministero ha già fissato il termine ultimo al 18 luglio 2025.
L’USR Marche ha divulgato un importante chiarimento del Ministero sullo svolgimento del tirocinio.
“Si informa che, come indicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, esclusiva mente per il corrente anno scolastico, tutti i Docenti vincitori di concorso che si trovano nelle condizioni di poter svolgere le attività di tirocinio, possono farlo anche nelle Scuole non accreditate per l’anno scolastico 2024/25, a condizione che tali attività siano svolte sotto la supervisione di un Docente Tutor e nelle modalità previste dal DM 93 del 2012 e DPCM 4 agosto 2023.
Si rimanda, tuttavia, alla discrezionalità del Dirigente Scolastico l’accoglienza e la valutazione delle richieste dei Docenti tirocinanti.” Il comunicato dell’USR Marche
Quali attività considerare nel tirocinio diretto
Un altro importante chiarimento sarebbe utile in merito a quali attività considerare all’interno del tirocinio diretto. Avviato nelle migliori delle ipotesi ad inizio aprile, dovrà concludersi in classe entro il 6 – 7 giugno, data variabile a seconda il termine delle lezioni nelle singole regioni.
Lo scorso anno scolastico, quando ci si trovò in una situazione simile a causa del ritardo con il quale il Ministero aveva avviato il primo ciclo dei Percorsi abilitanti, era stata emanata la nota MIM del 28 giugno 2024, in cui oltre all’attività in classe si ricomprendevano nel tirocinio altre attività quali
- coinvolgimento dei tirocinanti nelle attività concernenti P.C.T.O. e stage di studenti del terzo e quarto anno di licei, istituti tecnici, istituti professionali presso enti o aziende;
- per le scuole che siano soggetti attuatori o che vi abbiano aderito, partecipazione del corsista-tirocinante alle attività didattiche afferenti lo sviluppo dei progetti P.N.R.R. contro la dispersione scolastica e la riduzione dei divari territoriali, attuazione del Piano Scuola 4.0, ovvero realizzazione di percorsi didattici, formativi e di orientamento per alunni e studenti finalizzati a promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche;
- coinvolgimento dei tirocinanti nelle attività riconducibili al c.d. “Piano Estate”, nel caso in cui l’istituzione scolastica vi abbia aderito;
- affiancamento e collaborazione nella progettazione, realizzazione, verifica e valutazione delle attività didattiche con particolare riguardo alla personalizzazione degli interventi, allo sviluppo delle competenze, disciplinari e trasversali, all’integrazione dei soggetti con disabilità;
- partecipazione e attività osservative da condursi in seno a: dipartimenti, commissioni, gruppi di lavoro finalizzati alla redazione, revisione e periodico aggiornamento della documentazione di istituto, allo sviluppo dei progetti in corso, all’autovalutazione e al miglioramento dei processi, all’orientamento in uscita, all’inclusione;
– partecipazione al lavoro collegiale di pianificazione, anche in chiave orientativa, di interventi finalizzati al recupero o al potenziamento degli apprendimenti.
È utile richiamare, nel quadro complessivo, anche l’allegato A al D.M. 20 giugno 2014 n. 487 che prevedeva nell’ambito delle attività di tirocinio:
– osservazione nella classe del tutor o in altre classi;
– osservazione dei diversi ambienti di lavoro scolastico e interviste alle diverse figure presenti;
– attività didattiche a classe intera o con gruppi allievi (con la supervisione del tutor) quali ad esempio lavori di gruppo, appoggio a gruppi differenziati di allievi, brevi spiegazioni e lezioni, interrogazioni, laboratorio, altre attività e progetti previsti dal POF;
– partecipazione alle riunioni degli organi collegiali (collegio docenti, consiglio di classe) e di dipartimenti, commissioni, gruppi di lavoro, redazione e correzione di verifiche, elaborazione di materiale didattico, progettazione di unità di apprendimento;
– partecipazione ad attività in sedi esterne alla scuola e/o sul territorio (convegni, visite didattiche, gite scolastiche, ecc).
La NOTA, ricordiamo, era relativa ai percorsi dell’anno accademico 2023/24 ma sicuramente ci sono delle attività che anche quest’anno potranno costituire un valido appoggio ai fini del raggiungimento del monte ore previsto.