Docenti vaccinati con due dosi più guarigione, fuori dalle classi a giugno? A rischio qualità scrutini

WhatsApp
Telegram

Obbligo vaccinale per il personale scolastico. Secondo il Decreto Riaperture, trasformato in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 maggio, l’obbligo di vaccinazione (riferita a prima, seconda o terza dose in base al piano vaccinale individuale) si concluderà il 15 giugno. Ma mancano ancora 15 giorni e tante sono le situazioni che si vengono a determinare.

Negli ultimi giorni riceviamo queste segnalazioni

docente vaccinato con 2 dosi e green pass da guarigione dal *** gennaio con scadenza al *** luglio 2022. Il mio dirigente mi ha comunicato che devo fare la terza dose perché il green pass da guarigione per la scuola è valido 4 mesi. Adesso mi vuole passare a 36 ore perché non posso stare con gli alunni. È giusto quello che ha detto il mio dirigente?

Non ci dilunghiamo sulle scelte personali, ma partiamo da un dato di fatto.

Cosa dice il Ministero

Molto poco in realtà, solo una FAQ sibillina dello scorso 2 maggio “nel caso in cui il sistema rilasci un esito negativo, il Dirigente Scolastico verifica con il personale interessato l’eventuale esistenza di una valida giustificazione, per poi procedere secondo quanto previsto dalla normativa vigente.”

Per i docenti non vaccinati o vaccinati con due dosi + guarigione da Covid, la durata del green pass può essere considerata valida giustificazione?

Cosa dice il Ministero della Salute

Con una specifica FAQ dell’11 maggio il Ministero della Salute interviene in merito “La validità di una Certificazione verde COVID-19 da guarigione, anche se con durata illimitata, non determina l’adempimento dell’obbligo vaccinale, che va comunque assolto dopo 90 giorni per i non vaccinati o 120 giorni per chi deve fare la dose di richiamo.La FAQ completa

Cosa significa mandare via dalle classi i docenti a giugno

Fermo restando che i docenti che scelgono di non aderire all’obbligo vaccinale compiono una precisa scelta definita dalla normativa, e che sicuramente i docenti chiamati a sostituirli svolgono al meglio il loro ruolo, interrompere il rapporto docente – alunno negli ultimi giorni di scuola potrebbe avere qualche riflesso anche sulla qualità degli scrutini.

Si pensi ad es. alle scuole secondarie, in cui gli ultimi giorni di lezione sono carichi di impegni. Non solo di recupero di verifiche, ma anche di messa a punto, approfondimento, puntualizzazione di un percorso svolto insieme.

E sono i giorni in cui si concretizza la riflessione sulla valutazione, che non è la semplice media aritmetica che potrebbe fare anche un cervellone elettronico.

E ancora un’ultima riflessione.

L’obbligo vaccinale per il personale scolastico ha una data di scadenza: 15 giugno. Fino al 14 giugno quindi il docente inadempiente non può stare a contatto con gli alunni, dal 16 (si pensi ai docenti di infanzia, le cui attività si concludono il 30 giugno) invece si può.

Docenti non vaccinati dovranno lavorare a 36 ore fino al 15 giugno anche se le lezioni in classe termineranno prima?

WhatsApp
Telegram

Prova orale concorso PNRR2: preparati con le lezioni intensive a cura di Ernesto Ciracì e la metodologia ideata da Eurosofia