Docenti senza green pass, Giannelli (ANP): “Si nomina un supplente per un giorno? Ci saranno problemi”. Gissi (Cisl Scuola): “Non si alimenti altro conflitto”

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Botta e risposta fra Antonello Giannelli e Maddalena Gissi. I due sindacalisti hanno idee differenti sull’eventuale problema delle sostituzioni dei docenti senza green pass.

Io penso che ci saranno molti problemi. Supponiamo che un giorno non ci sarà un docente perchè senza green pass. Per quanti giorni devo chiamare il supplente? Uno solo. Non sappiamo se il docente titolare regolarizzerà la situazione“. Lo ha detto Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, intervenendo al dibattito su OS Tv in merito al rientro a scuola.

Lo stesso si può dire per la sospensione al quinto giorno. Se il docente sospeso si presenta il giorno dopo la sospensione con una certificazione valida, può rientrare in servizio“, dice Giannelli. “Per questo secondo me questa storia del controllo del Green pass e la sostituzione potrebbe creare molti problemi”.

Sarebbe stato preferibile sospendere già per un  certo numero di giorni e dunque chiamare un supplente per dei giorni chiari“, propone Giannelli.

Il problema è che non si potrà avere una conversione in legge del decreto del 6 agosto prima di ottobre e dunque in questo periodo la situazione potrebbe essere complicata“, dice il numero uno ANP che calcola: “Dunque al rientro potremmo trovarci a dover gestire 100mila docenti senza Green Pass un giorno ed il rischio di perdere 350mila ore di lezione, calcolate su una media di tre ore e mezzo di lezione al giorno per docente per la secondaria di primo e secondo grado“.

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A stretto giro arriva al replica di Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola sul tema, tramite l’AdnKronos: “Giannelli sta dimenticando che ci sono 422 milioni quota parte per la sostituzione di eventuali docenti non vaccinati che immediatamente appena definito il percorso sostituiranno i docenti non in possesso del Green Pass. Forse il presidente dell’Associazione nazionale presidi dimentica quante volte gli alunni negli anni scorsi sono stati distribuiti nelle altre classi per l’impossibilità di nominare i supplenti in quanto in alcune aree del paese non si trova personale per le assunzioni anche con la cosiddetta ‘messa a disposizione’ che è una sorta di chiamata diretta“.

Gissi osserva inoltre: “il calcolo della struttura commissariale è relativa al personale scolastico che riguarda tutti. Come si fa a distinguere quali sono i profili professionali che possono rifiutarsi di fare il vaccino? Tra i 100mila sprovvisti di Green pass ci sono anche gli esenti che ancora non sono entrati in possesso del Green pass ed anche collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, educatori e presidi“.

Se poi Giannelli conserva in un baule tanto personale per assumere servizio nelle aree del nord, ce lo faccia conoscere. Credo sia il momento della responsabilità, non degli annunci per creare ancora più
antagonismo e conflitto in una scuola che deve riprendere nella massima serenità. Questa accentuata campagna di antagonismo non faciliterà la positiva considerazione da parte delle famiglie e dell’opinione pubblica nei confronti del personale scolastico e alimenterà un clima conflittuale tra le diverse componenti “.

Dovremmo – conclude – essere costruttori e fare proposte; per questo noi siamo seduti ai tavoli e continuiamo a discutere, è più difficile ma sicuramente più coerente“.

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