Supplenze docenti precari sostegno, “priorità agli specializzati in Italia”. Rispondono gli abilitati all’estero, “siamo altamente qualificati”. È scontro

WhatsApp
Telegram

Le redazioni italiane in questi giorni stanno facendo i conti con mailbombing da parte di due categorie di docenti specializzati: quelli che hanno conseguito il titolo in Italia e quelli che lo hanno conseguito all’interno della comunità europea. Sul piatto dello scontro supplenze e assunzioni.

Infatti, le mail degli specializzati in Italia denunciano in particolare la volontà del Governo di modificare la normativa esistente riguardante l’inserimento “a pettine” nelle GPS dei docenti specializzati sul sostegno all’estero, con la possibilità di essere destinatari di supplenze seppure con clausola di rescissione in caso di esito negativo del riconoscimento del titolo.

Cosa chiedono:

  • priorità per gli insegnanti specializzati sul sostegno agli studenti con disabilità. Attualmente, in Italia, un terzo dei docenti di sostegno viene nominato senza possedere la specializzazione richiesta
  • opposizione all’inserimento “a pettine” degli insegnanti specializzati provenienti dall’estero
  • Interpelli nazionali sul sostegno fin dall’esaurimento delle GPS di prima fascia
  • assegnazione di incarichi annuali su diversi gradi di scuola
  • no netto alla possibilità da parte delle famiglie degli studenti di chiedere la continuità dell’incarico da parte del docente di sostegno. Ciò, dicono, “potrebbe compromettere la trasparenza e gli standard di equità stabiliti dalla normativa vigente”

Anche i docenti di sostegno specializzati all’estero convergono sulla questione della riconferma del docente da parte dei genitori, e rivolgendosi ai sindacati, scrivono: “Suscita perplessità il fatto che non vi sia stata da parte vostra, una reazione così vigorosa e accesa riguardo alla possibilità che le famiglie possano confermare docenti non specializzati, addirittura con punteggi inferiori“.

E vanno oltre, gli specializzati all’estero denunciano, infatti, di essere stati oggetto di una campagna diffamatoria sui gruppi WhatsApp e sui social media, dopo che i sindacati hanno chiarito, in seguito ad un incontro con il Ministero, il nostro diritto di stipulare contratti“. 

Ci troviamo costretti – scrivono – ad esporre pubblicamente le ingiustizie e la diffamazione che stanno minando nuovamente la nostra professione e la nostra integrità“. Come “professionisti altamente qualificati, non consentiremo che la nostra integrità personale e professionale sia nuovamente messa in discussione“, concludono.

La proposta del Ministero nella nuova BOZZA delle GPS, al vaglio del CSPI

Nella riunione del 3 aprile il Ministero ha presentato ai sindacati una nuova BOZZA dell’ordinanza valida per la riapertura delle GPS 2024/26, in cui è prevista la possibilità per gli specializzati all’estero di ricevere proposte di supplenza, anche in attesa del riconoscimento del titolo.

Le reazioni dei sindacati che hanno partecipato all’incontro non sono stati unanimi ma soprattutto è stato chiesto di conoscere i numeri dei riconoscimenti in atto. Sembra infatti che in totale siano state presentate circa 12.000 domande ma che al momento ne sia stato esaminato dal CIMEA solo il 10%.

Il testo presentato ai sindacati dovrà passare adesso dal vaglio del CSPI, chiamato ad esprimere un parere anche se non vincolante.

Dal momento in cui il testo verrà ricevuto, il CSPI ha 7 giorni di tempo per esprimere il parere.

Per questo motivo la pubblicazione dell’Ordinanza e il via alle domande è slittato di qualche giorno, forse intorno al 15 aprile. Vi terremo aggiornati in merito.

I requisiti di accesso alle GPS prima e seconda fascia 2024/26 [BOZZA]

WhatsApp
Telegram

Eurosofia, nuovo percorso formativo: “Il Pei, sezione per sezione con suggerimenti pratici per la compilazione”. Lezioni in diretta ed esempi