Docenti precari, Floridia: “No a sanatoria, subito concorsi ordinari semplificati e meritocratici. Sbloccare la mobilità” [INTERVISTA]
La sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia parla del reclutamento docenti, puntando non sul corso-concorso ipotizzato ma sui vincitori del concorso straordinario e sull’avvio di quelli ordinari, magari rivisti in alcuni passaggi pratici per renderli più veloci e semplificati, mantenendo tuttavia i criteri di merito. La mobilità, in questo quadro, va sbloccata, secondo Floridia. Così come il vincolo quinquennale sui cui c’è in corso un ampio confronto politico.
L’indiscrezione fornita da Il Sole 24 Ore sulla doppia ipotesi di stabilizzazione del precariato ha senz’altro riattivato l’attenzione sul prossimo anno scolastico. Quest’anno, come sappiamo, si è superata la quota 200 mila supplenze. Numero destinato ad aumentare il prossimo anno scolastico, secondo le prime stime.
C’è il concorso straordinario scuola secondaria che ha già esaurito le prove e che certamente potrebbe fornire una copertura per le prossime immissioni in ruolo ma che a bene guardare non basterebbero.
Ecco allora che da settimane forze politiche e sindacati sono al lavoro per individuare la strada per ridurre, quantomeno, il numero di precari previsti.
La prima opzione si starebbe lavorando passerebbe dallo sblocco della mobilità e dall’addio al vincolo dei 5 anni e, contestualmente, l’avvio di un corso-concorso “semplificato” (ma non riservato) e incentrato sui titoli di servizio.
L’altra ipotesi che si potrebbe percorrere invece punterebbe sul rinvio di un anno della mobilità e sulla conferma di tutti i precari sui posti attualmente occupati.
In verità si tratta di modelli e proposte già battute nelle settimane precedenti ma che adesso, secondo gli ultimi rumors, sarebbero entrati a viale Trastevere.
E proprio chi attualmente ci lavora a Viale Trastevere abbiamo posto alcune domande: sulla questione abbiamo intervistato infatti Barbara Floridia, sottosegretaria all’Istruzione, che ci racconta la sua idea di reclutamento del personale docente.
Conferma che si stanno valutando queste ipotesi anticipate da Il Sole 24 Ore?
Concordo nello sbloccare immediatamente la mobilità e non rinviarla. Ci tengo a precisare però che il corretto avvio dell’anno scolastico, per garantire la presenza in cattedra di tutti gli insegnanti, non si risolve con la sanatoria dei precari che entrerebbero in ruolo comunque a settembre 2022, ma si risolve con un disciplinato rispetto del cronoprogramma delle operazioni di mobilità e immissioni in ruolo. Il tema del precariato, caro al M5S, va affrontato con serietà. Si sta già concludendo, in questi giorni, un concorso straordinario riservato ai precari storici per 32mila posti che vedrà la metà dei partecipanti salire in cattedra a partire dal 1° settembre 2021. Si potrebbe valutare di implementare i posti dello straordinario già in via di espletamento, strutturato proprio per i precari. E si potrebbero implementare anche i posti dell’ordinario, magari dando immediatamente seguito ai concorsi già banditi, facendolo partire subito con procedure semplificate ma meritocratiche
A proposito di mobilità, ci sono i margini politici per abolire il vincolo quinquennale?
È uno dei temi sul tavolo. Oggetto di profonda riflessione tra le parti politiche.
I concorsi ordinari docenti: quando potrebbero partire allora?
Immediatamente. A chi crede che il corso-concorso ipotizzato sia la sola via percorribile in pandemia, rispondo con l’esempio virtuoso dei concorsi nella P.A. di cui abbiamo avuto notizia di recente, che sono il paradigma da condividere: semplificazione, velocità, valorizzazione del merito. Questi ultimi prevedono prove selettive iniziali a differenza dell’ipotesi del corso-concorso della scuola. Se la Pubblica Amministrazione fa selezione per posti a tempo determinato, che senso ha non farlo per il ruolo dei docenti? Inoltre ad oggi più del 77% del personale scolastico è stato vaccinato, quindi la sicurezza per l’espletamento di prove concorsuali è decisamente meno a rischio che nei mesi scorsi.
Quale altra priorità bisogna considerare per il personale scolastico in vista del prossimo anno?
Per prima cosa assicurarsi che tutto il personale scolastico sia completamente vaccinato. E per questo siamo già sulla giusta strada. Inoltre è prioritario ridurre il numero degli alunni per classe, notoria battaglia del M5S, perché questo migliorerebbe non solo la qualità dell’apprendimento per i nostri ragazzi, ma anche la qualità dell’ambiente di lavoro per i docenti e aumenterebbe la sicurezza di tutta la comunità scolastica.