Docenti precari e ferie: se ne ha diritto dopo gli scrutini? “Solo su esplicita richiesta”. I dettagli

La fruizione delle ferie per i docenti con contratto a tempo determinato è soggetta a una specifica disciplina che, per via di alcune interpretazioni e applicazioni, crea un po’ di confusione.

In particolare, in relazione ai periodi in cui si può fruire delle ferie, i docenti si trovano in difficoltà davanti alla prassi di alcune scuole che li collocano automaticamente in ferie durante la sospensione delle lezioni.

La redazione di Orizzonte Scuola ha provato a fare chiarezza con l’avv. Walter Miceli (rivedi qui la diretta).

“I docenti con contratto al 30 giugno – spiega l’avv. Miceli – che siano impegnati negli scrutini, nelle attività valutative o in riunioni collegiali, rimangono in servizio durante questo periodo e non sono considerati in ferie”.

La disciplina normativa stabilisce, infatti, che i docenti, sia di ruolo che precari, rimangono a disposizione del datore di lavoro per lo svolgimento delle attività didattiche funzionali all’insegnamento (come previsto dall’art. 29 del CCNL) nei giorni in cui non si svolgono le lezioni ma che rientrano nel periodo destinato alle attività didattiche (1 Settembre – 30 Giugno).

Inoltre, la Cassazione ha precisato che “tale disponibilità va considerata in re ipsa, senza necessità che gli insegnanti si presentino a scuola od offrano altrimenti in forme espresse la propria prestazione” (Cass., sez. lav., n. 23934/2020).

E se volessero andare in ferie in questo periodo?

“Devono presentare una specifica richiesta al dirigente scolastico – conclude l’avv. Miceli – tenendo conto dei giorni di ferie già fruiti. Pertanto, è importante verificare quante ferie sono state richieste prima dell’8 giugno”.

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