Docenti neoimmessi in ruolo non hanno l’obbligo di presentare la domanda di mobilità
A tre anni dalla legge 107/2015 ancora confusione nelle segreterie scolastiche ancorate alla vecchia normativa che prevedeva l’anno di prova del docente neoimmesso in ruolo in una scuola e la partecipazione obbligatoria (o comunque d’ufficio) per l’anno scolastico successivo.
I contratti triennali e la chiamata per competenze hanno permesso di superare questo schema. Il docente funzionale alla scuola, che si trova bene, che non ha ancora concluso il contratto triennale, non ha alcun obbligo a presentare la domanda di mobilità. Il docente neoimmesso in ruolo non si trova infatti su sede provvisoria.
Di questa tematica parla oggi l’ispettore Max Bruschi.
“Il comprendere il periodo di formazione e prova nel contratto triennale è uno degli elementi “di pregio” della 107/2015. Ricapitolando: 1) ogni DS, all’atto dell’immissione in ruolo di un docente, gli sottopone per la firma il contratto triennale (vedi art. 1, commi 79/82 della 107/2015); 2) il docente in periodo di formazione e prova NON è sottoposto ad alcuna procedura di mobilità COATTA, che sarebbe in palese contraddizione con lo “spirito” e la “lettera” della norma. E’ nel suo pieno diritto stare nell’istituzione scolastica ove sta prestando servizio, sia che sia stato individuato per competenze, sia che sia arrivato dall’ambito territoriale. Così come è diritto della scuola tenerselo, peraltro. Unica eccezione, le nomine solo “giuridiche”. Nel caso non si fosse seguita la procedura corretta, nulla di irreparabile: i contratti annuali possono essere revocati in autotutela da parte dei DS e sostituiti con contratti triennali, con decorrenza, ovviamente, retrodatata. Soprattutto, va evitata qualsivoglia indicazione alle segreterie di far presentare obbligatoriamente la domanda di mobilità ai docenti in periodo di formazione e prova. ”
Naturalmente vale il discorso inverso: anche i docenti neoimmessi in ruolo possono presentare domanda di trasferimento interprovinciale. Il contratto per l’a.s. 2018/19 ha confermato infatti la deroga al vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.