Docenti neoassunti, portfolio e le novità di quest’anno nel portale online Indire

E’ online da alcuni giorni il portale Indire dedicato ai docenti neoassunti nell’anno scolastico 2023-24. Presto sarà disponibile anche l’area riservata. In approfondimento Indire parla delle novità di quest’anno: “La nuova edizione del portale è stata totalmente ridisegnata e reingegnerizzata al fine di migliorare l’esperienza online dei docenti e per rendere più facile, efficace e piacevole la documentazione dell’anno di prova”.
“Al centro di questa innovazione si trova portfolio, un’applicazione che guida il docente nella realizzazione del portfolio da presentare al Comitato di Valutazione al termine dell’anno di prova” scrive ancora Indire.
Il portfolio è costruito attorno a due pilastri:
- gli standard minimi, che sono alla base dei bilanci delle competenze;
- le esperienze formative da documentare.
Gli standard minimi rappresentano il quadro di riferimento delle competenze professionali dei docenti e sono alla base delle attività di autovalutazione previste nei Bilanci iniziale e finale delle competenze.
Il Portfolio Indire nasce “per accogliere e organizzare la documentazione di varie esperienze formative, consentendo poi la creazione di “viste”. Nel ‘mondo Neoassunti’, la “vista” per eccellenza è quella del portfolio da presentare al Comitato di Valutazione che riepiloga le esperienze formative relative ai Laboratori, alle Visite in scuole innovative e alle Attività didattiche svolte in aula. Inoltre, le attività che confluiscono nel curriculum formativo sono sempre esperienze, formali o non formali, che hanno contribuito a definire il docente e la sua professionalità prima dell’ingresso nel nuovo ruolo“.
Il Portfolio “sottolinea il legame tra i nuovi standard minimi e le esperienze formative. Ogni esperienza documentata richiede al docente di esplicitare gli ambiti di competenza (Standard minimi) a cui essa si collega in modo significativo“.
Il nuovo Bilancio iniziale delle competenze è articolato in 8 Standard minimi e in 36 Indicatori delle competenze professionali e richiede ai docenti di posizionarsi su 5 livelli di padronanza, facilitando una autovalutazione completa e accurata.
Il Bilancio finale si caratterizza per:
- l’adeguamento degli Standard rispetto agli avanzamenti normativi, scientifici e culturali
- la semplificazione degli Indicatori di competenza riferiti alle tre aree: 36 contro i 49 dell’edizione precedente.
Il Bilancio finale ripropone la richiesta di posizionarsi su 5 livelli di padronanza, fermandosi agli Standard e non scendendo nel dettaglio del singolo Indicatore (in modo analogo a quanto avveniva negli anni precedenti).
Cos’è il portfolio?
Dalle FAQ dell’USP Brescia
Il portfolio è un documento personale e assume un preminente significato formativo per la crescita professionale permanente di ogni insegnante.
È da intendersi come strumento per lo sviluppo professionale a partire da un’autoanalisi delle proprie dimensioni professionali sulla base di alcuni standard di riferimento (conoscenze disciplinari e didattiche; capacità relazionali e conduzione della classe, collaborazione con i colleghi, cura della propria formazione) su cui progettare un proprio programma di crescita professionale.
Il portfolio professionale dovrà contenere:
a. uno spazio per la descrizione del proprio curriculum professionale;
b. il bilancio iniziale delle competenze;
c. la documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese;
d. la realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un Piano di sviluppo professionale.
Non sarà necessario produrre altre relazioni, oltre a quelle risultanti dal lavoro svolto nell’ambiente “Portfolio”, né potrà essere richiesto di elaborare alcuna specifica e separata tesina. Successivamente alla compilazione del questionario, sarà possibile l’esportazione del portfolio professionale che verrà
presentato al Comitato di valutazione.
Il sistema on line è stato progettato per garantire l’assoluta riservatezza dei dati e dei materiali didattici inseriti da ciascun docente nel proprio spazio riservato nella piattaforma, ferma restando la collaborazione del tutor accogliente nell’agevolare questa fase di riflessione professionale sull’azione didattica.
Chi deve svolgere l’anno di formazione e prova
Sono tenuti al periodo di formazione e prova:
- I docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo;
- I docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;
- I docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova;
- I docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
- i docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo del 13 aprile 2019, n. 59 e ss.mm., che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato;
- I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, da comma 4 a comma 9, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. (concorso straordinario bis). Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto a sostenere la prova disciplinare di cui al comma 7 del citato articolo 59.
- I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 (concorso straordinario bis)