Docenti neoassunti: più del 70% è precario da anni, quasi il 14% lo è da oltre 15 anni. Dati Indire

I risultati del questionario elaborato da Indire, aperto ad aprile e che ha visto coinvolti oltre 2.200 docenti neoassunti nell’anno scolastico 2022/23, con lo scopo di comprendere l’opinione degli utenti per la riprogettazione del nuovo ambiente online neoassunti 2023-2025, offrono un quadro anche delle percentuali dei precari alla vigilia dell’avvio di nuovi concorsi e riforma del reclutamento con i nuovi percorsi da 60 e 30 CFU.
Secondo i dati rielaborati da Indire la maggior parte degli insegnanti ha esperienza alle spalle con supplenze. Non è certo una novità, ma è interessante vedere come più del 70% degli interpellati ha dichiarato di insegnare già da 2 a 10 anni, e quasi il 14% è nel mondo della scuola da oltre 15 anni.
Dai dati si evince inoltre che l’esperienza pre-ruolo è maggiore per i docenti della scuola dell’infanzia, con un’esperienza maggiore di 15 anni.
Il questionario è stato compilato da 2.237 docenti: il 37,1% della scuola secondaria di secondo grado, il 28% della primaria, il 22% della scuola secondaria di primo grado, l’11,9% dell’infanzia, 1% CPIA.
La maggior parte dei docenti che hanno risposto al questionario possiede una laurea specialistica di nuovo ordinamento, mentre il 30,8% una laurea di vecchio ordinamento. Un dato quest’ultimo che conferma la presenza di insegnanti precari da anni.
Quanto alla piattaforma Indire dedicata ai neoassunti, più del 60% dei docenti ritiene utile la redazione del Bilancio delle competenze. Il 60% dei docenti afferma di non avere avuto difficoltà nella compilazione del Bilancio.
Il 71,44% dei docenti ritiene che le competenze descritte nell’attuale Bilancio iniziale rispecchino quelle richieste al docente.
L’83,92% degli insegnanti pensa sia utile la possibilità di compilare il proprio Bilancio delle competenze anche dopo il termine dell’anno di prova, ma solo il 65,33% continuerebbe ad usare la piattaforma esistente per la documentazione delle attività.