Docenti neoassunti, anno di formazione e prova: in cosa consistono le 12 ore di laboratori formativi e il Patto professionale
La nota ministeriale contenente le indicazioni per l’anno di formazione e prova dei docenti neoassunti sarà a pubblicata a breve. Nel frattempo, andiamo ad approfondire il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi previsti.
Il Ministero sottolinea la stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale, enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali, e i laboratori formativi, espressione concreta dell’azione formativa.
Entrambi concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un’analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel nuovo bilancio di competenze raggiunte.
Un aspetto che viene sottolineato è l’importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l’offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo professionale.
A tal fine, si raccomanda che il suddetto patto sia incentrato su azioni formative mirate al raggiungimento di quelle competenze non possedute dal docente in anno di prova, evitando di includere la ripetizione di laboratori con percorsi esperienziali già espletati precedentemente.
Si auspica, di contro, che con il docente in prova si concordi opportunamente un percorso formativo che colmi le lacune e potenzi le competenze possedute per un gratificante apporto professionale, una volta completato il percorso.
La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutorformatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione.
Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli.
L’art.8, comma 4, del DM 226/2022 fissa le aree trasversali utili alla strutturazione dei laboratori
formativi, fermo restando che altri temi potranno essere inseriti in considerazione dei bisogni formativi di ogni contesto territoriale e delle diverse tipologie di insegnamento.
Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica
attenzione ai seguenti temi:
• attività di orientamento; ruolo dei docenti tutor e orientatore (nei percorsi di istruzione secondaria);
• gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza,
• tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
• ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
• inclusione sociale e dinamiche interculturali;
• bisogni educativi speciali;
• innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento
• buone pratiche di didattiche disciplinari;
• gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;
• percorsi per competenze relazionali e trasversali;
• contrasto alla dispersione scolastica;
• insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
• valutazione didattica degli apprendimenti;
• valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
• educazione alla sostenibilità;
• educazione alla cultura economica e finanziaria.
Ma c’è di più: al fine di ampliare l’esperienza formativa collegabile ai laboratori, ulteriori materiali riferibili alle sopra citate tematiche saranno resi disponibili durante l’anno attraverso l’ambiente on line della Biblioteca dell’Innovazione di INDIRE, a supporto della progettazione e della documentazione delle attività didattiche collegate ai temi dei laboratori stessi.
Da tenere in considerazione anche le iniziative nazionali promosse dal Ministero dell’Istruzione (anche in collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione), che possono fornire un ulteriore ausilio alle attività di formazione dei docenti neoassunti, e tra le quali si citano:
– Piattaforma eTwinning: è annoverata tra gli strumenti che gli Stati possono adottare a sostegno delle azioni didattiche per lo sviluppo delle competenze chiave.
Questa opportunità unica per il mondo della scuola consente ai docenti di tutta Europa di confrontarsi, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee in modo semplice e sicuro, sfruttando le potenzialità del web. L’obiettivo è quello di perfezionare l’offerta formativa dei sistemi scolastici europei attraverso l’internazionalizzazione e l’innovazione dei modelli didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una dimensione comunitaria.
– Piattaforma ELISA: il Progetto ELISA nasce grazie a una collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo studente – e il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.
Le Scuole Polo per la formazione, cui verranno assegnati i fondi dedicati, potranno delegare
l’organizzazione dei laboratori ad altre scuole dell’ambito, alle quali è riconosciuta una esperienza consolidata nel percorso di formazione dei docenti neoassunti o particolarmente esperte nella formazione su specifiche tematiche (es.: inclusione, sostenibilità, innovazione didattica, ecc.), fermo restando che l’esercizio di rendicontazione dovrà essere comunque assolto dalla Scuola Polo.
Le risposte ai quesiti
È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)
È possibile seguire gli aggiornamenti tramite il tag Neoimmessi in ruolo