Docenti ingabbiati, si apre spiraglio. Frassinetti: “Intervento nel decreto PA per semplificare percorso 30 CFU per abilitazione”

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Interrogazione parlamentare in Commissione Cultura alla Camera per la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti.

L’esponente governativa risponde ad un interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano sui docenti ingabbiati, ovvero coloro che sono stati assunti in ruolo e vorrebbero cambiare ruolo o grado di istruzione, ma che sono impossibilitati a farlo a cusa dell’assenza di un corso abilitante.

“Desidero sottolineare che il nostro governo è pienamente consapevole dell’importante questione da lei sollevata riguardante quei docenti che da tempo non hanno avuto la possibilità di ottenere l’abilitazione in altre classi di concorso o gradi di istruzione. In primo luogo, desidero precisare che l’attivazione imminente dei percorsi di formazione iniziale universitaria, come previsto dalla riforma del reclutamento del 2022, contribuirà concretamente a soddisfare le esigenze manifestate dai soggetti coinvolti in questa riforma”, spiega la sottosegretaria.

“Infatti, al fine di migliorare la qualificazione professionale di tutti i docenti delle scuole secondarie, è stato introdotto un percorso universitario accademico di formazione iniziale e abilitazione molto impegnativo, che riguarda anche coloro che hanno già ottenuto la specializzazione sul sostegno o l’abilitazione in una classe di concorso o grado di istruzione diverso. Questi docenti, al fine di conseguire un’altra abilitazione, devono acquisire 30 crediti formativi universitari. Al fine di rispondere alle esigenze di queste persone, che già sono abilitate e quindi non dovrebbero ricominciare da zero, intendiamo intervenire durante la conversione del Decreto Pa con nuove disposizioni volte a semplificare il conseguimento di un’ulteriore abilitazione, in particolare facilitando l’acquisizione dei 30 crediti formativi universitari, che rappresentano un requisito non negoziabile della riforma attuale”, continua.

“Il nostro obiettivo è agire sui contenuti e sulle modalità di erogazione dei percorsi formativi, tenendo conto del fatto che in questo caso essi si rivolgono a soggetti già inseriti nel mondo della scuola. Tuttavia, ciò deve avvenire garantendo uniformità e coerenza nell’offerta formativa e nel rispetto dell’autonomia delle singole università e istituzioni AFAM. È importante sottolineare che, trattandosi di un intervento su una materia oggetto della riforma PNR, è necessaria un’interlocuzione con la Commissione Europea per concordare gli adeguamenti necessari a garantire l’attuazione della misura descritta, tenendo conto delle esigenze espresse”, conclude.

Cangiano (FdI): “Soddisfatto della risposta del governo”

“Le criticità legate al mondo della scuola e al personale scolastico sono veramente tante e diversificate. Già conoscerle ed affrontarle tutte è davvero complicato. Provare a risolverle ancor di più. Proprio per questo, quando riusciamo a ridare dignità e speranza a migliaia di colleghi, mi sento orgoglioso del ruolo che sono stato chiamato a svolgere. Questo è successo oggi con i docenti cosiddetti ‘ingabbiati’, a cui da anni era stata preclusa la possibilità di conseguire una ulteriore abilitazione con percorsi dedicati, poiché ‘colpevoli’ di essere già di ruolo su classe di concorso o su ordine e grado di scuola differenti da quelli per cui hanno sacrificato anni di vita e di studio. Grazie al Governo, al Ministro Valditara, al Sottosegretario Paola Frassinetti e al lavoro mio e del gruppo parlamentare di FdI, saranno invece previsti percorsi formativi loro riservati, che tengano conto anche della pregressa esperienza maturata in classe e dietro una cattedra. Sarà questo un intervento immediato che verrà operato già in sede di conversione al Decreto-legge ‘Assunzioni P.A.’. Quindi con tempi rapidi e certi. Un ottimo risultato, che non è soltanto la conferma di quanto il Governo Meloni abbia a cuore la dignità e le esigenze del personale scolastico, ma che è anche un attestato di gratitudine e riconoscenza verso chi ha deciso di dedicare la sua vita a fare la cosa più importante per il futuro di ogni Nazione: insegnare”.  Lo dichiara il parlamentare Gimmi Cangiano, componente della Commissione Istruzione alla Camera.

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