Docenti ingabbiati, Cangiano (FdI): “Dipende da Bruxelles, la volontà del governo è chiara. Prossimi 10 giorni decisivi” [VIDEO]

Fra i vari temi caldi che da anni si ripropongono c’è quello dei docenti ingabbiati, ovvero quegli insegnanti assunti in ruolo che vorrebbero cambiare ruolo o grado d’istruzione ma che sono impossibilitati a farlo a causa dell’assenza di un corso abilitante.
La scorsa settimana, la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha risposto a un interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano sull’argomento lasciando uno spiraglio per una rapida risoluzione del problema.
A Orizzonte Scuola è intervenuta Cangiano dà ulteriori informazioni sullo stato della trattativa con Bruxelles: “Da docente e parlamentare, sono tra i pochi che si sono interessati concretamente alle questioni legate alla scuola e al personale docente fin dall’inizio del mio mandato. La mia attenzione verso la scuola non è passata inosservata e ogni giorno ricevo numerose richieste e appelli, tra cui la questione degli “ingabbiati”. Ho deciso di approfondire questa tematica, incontrando una delegazione di docenti che mi ha chiarito alcune difficoltà e passaggi mancati negli anni. Questo mi ha portato a interfacciarmi con il Ministro e i tecnici del Ministero”.
E ancora: “Ringrazio sia il Ministro che i tecnici per aver collaborato nel definire un percorso chiaro. Abbiamo approfittato dell’opportunità offerta da un imminente decreto per proporre alcune soluzioni, che sono state trascritte in risposta al mio question time”.
Poi aggiunge: “Il Ministro ha assicurato che i docenti non dovrebbero rientrare negli obiettivi numerici. Pertanto, abbiamo ritirato gli emendamenti e attualmente il Governo è in trattativa per affrontare questa questione. Tuttavia, la risoluzione non dipende solo dal Governo, ma anche da Bruxelles. Stiamo lavorando a una seconda fase del progetto e speriamo che Bruxelles possa rispondere alle nostre esigenze. Tutto dipende dalla decisione di Bruxelles, ma ciò che conta è la volontà di risolvere la questione. Sono convinto che esistano buone possibilità e che, con buon senso da parte del Governo e di Bruxelles, riusciremo a trovare una soluzione in questo decreto entro i prossimi dieci giorni”
Infine sottolinea: “L’interesse e la volontà del Governo di risolvere questa questione sono chiari e forti. La questione è chiara per noi e dobbiamo far capire a Bruxelles che non va in contrasto con i piani del PNRR. La partita si gioca in questi giorni”