Docenti in pensione trasformano un deposito in biblioteca scolastica a Napoli
Quattro insegnanti in pensione della scuola media statale Sant’Alfonso De’ Liguori di Napoli hanno dato vita a un progetto straordinario di riqualificazione scolastica. Silvana Varriale, Liliana Trevisi, Anna Scotti ed Edvige Coletti, dopo aver raggiunto i limiti di età nel 2021, hanno deciso di proseguire il loro impegno educativo trasformando un vecchio deposito in una biblioteca che oggi ospita centinaia di volumi.
“Questo spazio oggi è come un’oasi. Chiunque entri qui dentro è come se tornasse indietro nel tempo, perché qui si respira l’odore dei libri e della carta”, raccontano le ex docenti al Corriere della Sera che hanno dedicato tempo ed energie a questa iniziativa situata a pochi passi da piazza Carlo III.
Un patrimonio culturale a disposizione della comunità
La biblioteca scolastica presenta diverse sezioni tematiche che valorizzano il patrimonio culturale locale: una dedicata alla narrativa napoletana, una ai libri sui proverbi antichi e sulle canzoni classiche, oltre a una collezione di libri antichi recuperati all’interno dell’istituto stesso. Non manca una sezione con vinili e musicassette che, seppur non più utilizzabili, rappresentano un importante collegamento con il passato per le nuove generazioni. Lo spazio, situato al secondo piano dell’edificio, è accessibile due volte a settimana grazie all’impegno volontario delle promotrici, affiancate da un referente nominato tra i docenti in servizio che facilita l’interazione con gli studenti delle varie classi.
Un servizio sociale in espansione
La biblioteca non si limita a essere un luogo di consultazione, ma fornisce anche un importante servizio sociale: offre in comodato d’uso i libri di testo alle famiglie più bisognose, creando un sistema di prestito e restituzione che permette il riutilizzo dei materiali didattici. La biblioteca, dedicata alla memoria di Patricia Delle Donne, docente prematuramente scomparsa che sognava uno spazio simile, è diventata un vero e proprio ambiente didattico condiviso, ma necessita di risorse e supporto istituzionale per ampliare ulteriormente la sua offerta.
