Chi chiederà mobilità da una provincia all’altra verrà castigato con gli ambiti territoriali. Richiesta dei docenti immobilizzati
Leggiamo dai resoconti delle trattative che si stanno svolgendo al miur per il nuovo contratto per la mobilità, che si starebbe ventilando l’ipotesi di attribuire la titolarità ai docenti che chiederanno mobilità all’interno della provincia, castigando negli ambiti chi chiederà mobilità da una provincia all’altra, cioè i “docenti immobilizzati”. Speravamo che l’incubo di questa palese e continua discriminazione nei nostri confronti fosse cessata è invece siamo alle solite!
Leggiamo dai resoconti delle trattative che si stanno svolgendo al miur per il nuovo contratto per la mobilità, che si starebbe ventilando l’ipotesi di attribuire la titolarità ai docenti che chiederanno mobilità all’interno della provincia, castigando negli ambiti chi chiederà mobilità da una provincia all’altra, cioè i “docenti immobilizzati”. Speravamo che l’incubo di questa palese e continua discriminazione nei nostri confronti fosse cessata è invece siamo alle solite!
Queste province sono diventate il nostro incubo, fino ad oggi se non avevi una grave patologia o un santo in paradiso che in qualche modo te la inventava, se avevi il “peccato originale” di essere stato assunto fuori provincia potevi avere 1000 volte i titoli e il punteggio dei “colleghi di serie a” cioè quelli assunti in provincia: rimanevi comunque fuori!!!! La logica di ciò era incomprensibile, in tutte le amministrazioni ed in tutti i paesi del mondo se si libera un posto spetta a chi ha più titoli dovrebbe essere scontato, nella scuola no, se avevi il peccato originale non potevi rivendicarlo! Adesso che sembra con la mobilità straordinaria si stia in parte ponendo rimedio a decenni di questa palese ingiustizia viene fuori questa nuova discriminazione, lasciateci dire veramente odiosa. In pratica dobbiamo scontare in altro modo il nostro “peccato originale”.
E’ evidente che se quanto ventilato verrà portato a compimento ci troveremo di fronte ad una palese violazione dell’art. 3 della costituzione, non si può discriminare docenti, più anziani nella stragrande maggioranza dei casi, solo per il “peccato originale” di essere stati assunti per svariati motivi fuori della loro provincia di residenza. Poiché siamo un esercito (solo il gruppo fb conta oltre 9000 iscritti) lo scontato contenzioso che si aprirebbe intaserebbe i tribunali.
Quale sarebbe il merito di essere stato assunto in una provincia piuttosto che in un’altra? Qualcuno ce lo spieghi perché a noi sfugge!
Pertanto chiediamo a tutte le parti in causa un minimo di buon senso e suggeriamo la possibile soluzione:
Il comma 108 dell’unico articolo della legge 107, dice che la nostra mobilità straordinaria deve avvenire sugli ambiti, ma mentre per gli assunti in fase b e c specifica ai fini dell’incarico triennale, in riferimento a noi nulla dice.
Pertanto nulla vieta che dopo la mobilità sugli ambiti veniamo convocati per scegliere, sulla base del punteggio con cui siamo giunti nell’ambito, la sede di nostro gradimento, ovviamente prima della chiamata dei dirigenti dei docenti assunti in fase b e c.
In questo modo si salverebbe capra e cavoli rispettando la legge 107 senza creare la palese disparità di trattamento cui accennavamo prima con aperta violazione dell’art. 3 della Costituzione.
Attendiamo cortese riscontro
Distinti saluti
I docenti immobilizzati