Docenti fuori sede in “limbo”: il CNDDU denuncia costi di viaggio insostenibili e chiede l’intervento delle associazioni dei consumatori
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un appello per affrontare la difficile situazione dei docenti fuori sede in attesa di assegnazione interprovinciale o da GPS.
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, molti insegnanti si trovano in una situazione di incertezza, costretti a spostarsi senza la certezza di un incarico e con un aggravio di costi a loro carico.
Il CNDDU denuncia in particolare i prezzi “ipertrofici” dei biglietti dei treni e delle compagnie aeree low cost, che rendono ancora più pesante la situazione economica dei docenti, spesso costretti a sostenere spese ingenti per raggiungere la sede di lavoro.
“È avvilente e scoraggiante constatare che ogni anno si ripetano gli stessi disservizi”, dichiara il CNDDU, sottolineando come a pagare siano sempre gli insegnanti e le loro famiglie.
Per questo motivo, il CNDDU chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e agli Ambiti Territoriali interessati di autorizzare un incremento dei posti a disposizione per i docenti fuori sede, al fine di ridurre i disagi e le spese a loro carico.
Inoltre, il CNDDU si rivolge alle associazioni dei consumatori iscritte all’elenco di cui all’art. 137 del Codice del Consumo, chiedendo di intervenire per contrastare le anomalie riscontrate nei costi dei biglietti di viaggio.
L’obiettivo è garantire ai docenti fuori sede condizioni di lavoro eque e dignitose, evitando che i costi eccessivi dei trasporti si trasformino in un ostacolo alla mobilità e alla crescita professionale degli insegnanti.