Docenti e Ata, i loro bassi stipendi misurano quanto contano per chi ci governa. Pacifico (Anief): la gente arriva a pensare che chi lavora nei ministeri vale più del personale scolastico, è ora di cambiare musica

Gli aumenti di stipendio sono un tema fondamentale per il personale della scuola, ma purtroppo dai cedolini delle buste paga del personale della scuola risulta evidente che negli ultimi 5 anni chi lavora nel comparto istruzione e ricerca ha preso 6.000 euro in meno di chi lavora nei ministeri”.
A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando con l’agenzia Teleborsa lo stallo stipendiale dei docenti e del personale Ata che percepiscono tra i compensi più bassi nella pubblica amministrazione italiana e dei Paesi avanzati dell’Unione europea.
Pacifico sostiene che è ora di cambiare musica e ricorda anche che “non era così fino al 2018: chi lavorava a scuola prendeva 1.000 euro in più” rispetto alla media della PA, “ma dal 2019, con la firma del contratto 2016-2018, tutto questo è cambiato: ciò significa che per scelta politica e sindacale non si è più voluto valorizzare chi lavora nella scuola” e adesso, in attesa del rinnovo del Ccnl 2022-2024, si assegna anche una indennità di vacanza contrattuale pari a meno della metà di quella prevista dalla legge che collega il suo pagamento automatico in busta paga con l’indice di inflazione ufficiale. Non solo, osserva il sindacalista, a livello di opinione pubblica si arriva a pensare “che chi fa un altro lavoro, per esempio nei ministeri, vale di più” del personale scolastico: ma “noi non la pensiamo così, per questo come Anief stiamo chiedendo a tutti quanti di darci fiducia in questa campagna anche RSU e per questo stiamo cercando candidature”.
Pacifico fa quindi “un appello alla candidatura” da attuare “in questo momento” fino al 14 marzo. E poi “al voto”, perchè “bisogna migliorare il nostro contratto di istituto e bisogna migliorare il nostro contatto collettivo nazionale. Certamente, avere le risorse che meritiamo, significa almeno 450 euro in più al mese che dovremmo avere dal 2019 e che ad oggi non abbiamo avuto”.
IL RINNOVO DELLE RSU DELLA SCUOLA
Anief ricorda che a metà aprile ci sarà il rinnovo delle Rsu della scuola, come di tutto il pubblico impiego: circa un milione di lavoratrici e i lavoratori saranno chiamati a esprimere il proprio voto il 14, 15 e 16 aprile prossimi. Potranno essere eletti tre o sei lavoratori (per le scuole con oltre 200 dipendenti) che si candideranno tra docenti, educatori e Ata, anche con supplenza annuale. Sul rinnovo delle Rsu, previsto a seguito dell’accordo sottoscritto all’Aran, si è espresso alcuni giorni fa anche l’Aran pubblicando una Circolare apposita.
Si vota dal 14 al 16 aprile. Candidati con Anief: per adesioni o informazioni cliccare qui.
Qui il programma Anief per la Scuola e per il personale all’Estero.
Scarica la piattaforma per il personale Ata e le piattaforme per il personale degli Atenei, Enti di Ricerca, Afam.
GLI OBIETTIVI GIÀ RAGGIUNTI DA ANIEF
Con il Ccnl 2019/21, firmato definitivamente a gennaio 2024, il sindacato Anief ha già raggiunto diversi obiettivi a favore del personale Ata: lo sblocco delle posizioni economiche (ferme dal 2007) e gli aumenti stipendiali; l’aumento dell’indennità di amministrazione dei DSGA; l’aumento del compenso individuale accessorio (8%) per tutti i profili del personale Ata; lo sblocco della progressione verticale da Collaboratore scolastico a Operatore scolastico, a Assistente Amministrativo/Tecnico, Guardarobiere, Cuoco, Infermiere, da facente funzione a EQ; la regolamentazione dello smart-Working e del lavoro da remoto; la concertazione sui compensi del salario straordinario; l’utilizzo delle risorse per la formazione anche del personale ATA; il pagamento della CIA, contributo individuale accessorio, anche ai supplenti brevi; possibilità di pagamento del bonus isole ai lavoratori