Docenti e ATA come i medici, chi li aggredisce venga arrestato in flagranza di reato. Giannelli: “Mai più violenze e aggressioni”

Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, interviene in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico” del 15 dicembre, denunciando l’aumento delle aggressioni a dirigenti, docenti e personale ATA.
Giannelli sottolinea come a questi professionisti sia affidato il compito di educare e formare i giovani, e non possano essere bersaglio di violenze sempre più frequenti.
Pur apprezzando i recenti interventi legislativi volti a tutelare il personale scolastico da aggressioni di studenti e genitori, Giannelli prospetta un’ulteriore misura. Se la situazione non dovesse migliorare, chiederà formalmente al Ministro un intervento legislativo che preveda l’arresto in flagranza per chi aggredisce il personale scolastico, analogamente a quanto già previsto per la tutela del personale sanitario.
“Se la situazione non migliorerà – ha dichiarato Giannelli – formalizzerò al Ministro la richiesta di proporre un intervento legislativo volto a disporre, nei confronti di eventuali aggressori del personale scolastico, l’arresto in flagranza come già introdotto a tutela del personale sanitario”.
Ricordiamo infatti, che la Legge Sasso ha inasprito le pene per chi commette reati contro gli insegnanti, sia genitori che studenti.
La pena massima, che attualmente è di cinque anni in caso di aggressione e di tre anni in caso di offese (dato che gli insegnanti sono considerati pubblici ufficiali) aumenterebbe fino alla metà se riguarda un membro del personale scolastico: non solo insegnanti, ma anche dirigenti scolastici e personale Ata sono compresi in tale misura.
Pertanto la nuova legge prevede, sette anni e mezzo di carcere per un’aggressione, quattro anni e mezzo per oltraggio.
In generale, tutti i reati violenti o di minaccia sarebbero aggravati quando rivolti al personale scolastico. Anche se a commetterli è uno studente minorenne, purché abbia più di 14 anni.
Le misure della legge in sintesi
Le pene
- L’aggressione a un docente è punita con la reclusione da 7 anni e mezzo a 12 anni (invece degli attuali 5 anni).
- L’oltraggio a un docente è punito con la reclusione da 4 anni e mezzo a 6 anni (invece degli attuali 3 anni).
Le misure di prevenzione
- Istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del comparto scolastico
- Percorsi formativi di sensibilizzazione per studenti, docenti e personale scolastico
- Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza negli istituti scolastici (15 dicembre)