Docenti e ATA come i medici, chi li aggredisce venga arrestato in flagranza di reato. Giannelli: “Mai più violenze e aggressioni”

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Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, interviene in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico” del 15 dicembre, denunciando l’aumento delle aggressioni a dirigenti, docenti e personale ATA.

Giannelli sottolinea come a questi professionisti sia affidato il compito di educare e formare i giovani, e non possano essere bersaglio di violenze sempre più frequenti.

Pur apprezzando i recenti interventi legislativi volti a tutelare il personale scolastico da aggressioni di studenti e genitori, Giannelli prospetta un’ulteriore misura. Se la situazione non dovesse migliorare, chiederà formalmente al Ministro un intervento legislativo che preveda l’arresto in flagranza per chi aggredisce il personale scolastico, analogamente a quanto già previsto per la tutela del personale sanitario.

“Se la situazione non migliorerà – ha dichiarato Giannelli – formalizzerò al Ministro la richiesta di proporre un intervento legislativo volto a disporre, nei confronti di eventuali aggressori del personale scolastico, l’arresto in flagranza come già introdotto a tutela del personale sanitario”.

Docenti e ATA aggrediti, per l’84% il fenomeno è in aumento. Tra le soluzioni, più efficace l’allontanamento temporaneo da scuola rispetto al 6 in condotta

STATISTICHE

SONDAGGIO

RIFERIMENTI NORMATIVI

Ricordiamo infatti, che la Legge Sasso ha inasprito le pene per chi commette reati contro gli insegnanti, sia genitori che studenti.

La pena massima, che attualmente è di cinque anni in caso di aggressione e di tre anni in caso di offese (dato che gli insegnanti sono considerati pubblici ufficiali) aumenterebbe fino alla metà se riguarda un membro del personale scolastico: non solo insegnanti, ma anche dirigenti scolastici e personale Ata sono compresi in tale misura.

Pertanto la nuova legge prevede, sette anni e mezzo di carcere per un’aggressione, quattro anni e mezzo per oltraggio.

In generale, tutti i reati violenti o di minaccia sarebbero aggravati quando rivolti al personale scolastico. Anche se a commetterli è uno studente minorenne, purché abbia più di 14 anni.

Le misure della legge in sintesi

Le pene

  • L’aggressione a un docente è punita con la reclusione da 7 anni e mezzo a 12 anni (invece degli attuali 5 anni).
  • L’oltraggio a un docente è punito con la reclusione da 4 anni e mezzo a 6 anni (invece degli attuali 3 anni).

Le misure di prevenzione

  • Istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del comparto scolastico
  • Percorsi formativi di sensibilizzazione per studenti, docenti e personale scolastico
  • Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza negli istituti scolastici (15 dicembre)

LEGGE [PDF]

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