Docenti di sostegno, anche i genitori protestano: “Cattedre vacanti, ragazzi costretti a ricominciare da capo. Impossibile andare avanti così, ogni anno è la stessa storia” [VIDEO INTERVISTA]
Una piazza gremita e determinata ha accolto la manifestazione di protesta indetta dal Comitato Docenti di Sostegno e dai comitati dei genitori di studenti con disabilità, svoltasi oggi davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Al centro della mobilitazione, la ferma contrarietà alle politiche educative del Ministro Valditara, ritenute inadeguate a garantire un’istruzione realmente inclusiva.
“Ogni anno è la stessa storia: cattedre vacanti, insegnanti che arrivano in ritardo e ragazzi con disabilità costretti a ricominciare da capo, con un nuovo docente che non conosce le loro esigenze“, denuncia Marco Giorgi, papà di un ragazzo delle superiori con insegnante di sostegno. “Sono qui sia come genitore che come lavoratore, perché la precarietà è un problema che affligge tutto il Paese, non solo la scuola. È ora che la politica si assuma le proprie responsabilità: dopo decenni di promesse, servono investimenti concreti per garantire il diritto all’istruzione e alla continuità didattica a tutti gli studenti”.
La protesta dei docenti di sostegno mette in luce una criticità profonda del sistema scolastico: la mancanza di certezze e di prospettive stabili per chi sceglie di dedicarsi all’insegnamento, in particolare nel delicato ambito del sostegno agli alunni con disabilità. La richiesta rivolta al Ministro Valditara è chiara: servono interventi urgenti per garantire la copertura di tutte le cattedre, la stabilizzazione dei docenti precari e una formazione di qualità che consenta di rispondere al meglio ai bisogni educativi speciali di ogni studente.