Docenti, attenzione allo stress di fine anno. Lucattini: “L’insegnamento è impegnativo, faticoso e si prolunga anche in orario extrascolastico”
Lo stress da fine anno colpisce anche gli insegnanti: fra interrogazioni, compiti e le tantissime attività previste per i docenti non sarà un periodo semplice. Senza contare che ci sono anche gli esami di Stato.
Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, analizza il fenomeno dello stress e del burnout degli insegnanti, provando a fornire alcuni consigli, in un’intervista a cura di Marialuisa Roscino.
Secondo Lucattini, prima di tutto bisognerebbe “tenere sotto controllo il burnout, spesso sempre più presente nella propria vita e nel lavoro. Basti pensare che una recente ricerca ha riportato che la prevalenza dello stress cronico tra gli insegnanti varia dall’8,3% all’87,1%, mentre il burnout da moderato a grave tra gli insegnanti varia dal 25,1% al 74,0%“, osserva l’esperta.
Pertanto, in primis bisognerebbe “creare un ambiente solidale e collaborativo con gli studenti in modo da poter rendere meno ansiogeno lo sprint finale prima delle vacanze“.
Pertanto, secondo Lucattini, bisogna “pensare positivo. Il lavoro non deve essere visto solo nell’ottica di “faticoso” e in alcuni casi, “snervante”, ma come la possibilità di dialogo e di sinergia con gli studenti e al riguardo, gli ultimi mesi di scuola possono essere anche utilizzati per favorire loro proprio una migliore capacità di organizzazione e programmazione in vista degli ultimi impegni scolastici, ma anche delle vacanze;”
Inoltre, secondo l’esperta, bisogna “praticare un’attività fisica con regolarità. Si è rivelata utile anche nel ridurre disturbi psicosomatiche da stress e burnout“.
Lucattini invita infine i docenti a “non avere timore nel chiedere aiuto per se stessi ad uno specialista o psicoanalista. L’insegnamento è impegnativo, faticoso e si prolunga anche in orario extrascolastico“.