Docenti assunti al Nord: piano rientro e precedenza per genitore disabile nei trasferimenti interprovinciali

Dopo tre anni dal piano straordinario di assunzione e dalla mobilità gestita dall’ormai famoso algoritmo, proseguono le proteste dei docenti assunti al Nord con pochissime speranze di rientro.
La protesta
Questa mattina ha protestato a Palermo un gruppo di docenti siciliani, come riferisce il Giornale di Sicilia
Così una docente intervistata:
“Siamo i docenti assunti cono la legge 107 del 2015 la cosiddetta legge della Buona scuola del governo Renzi e siamo tutti spostati al Nord . Facciamo parte di un gran numero di docenti che purtroppo è stato esiliato dalla Sicilia. La legge 107 nel comma 131 ci imponeva di presentare questa domanda, pena dopo il terzo anno di servizio, l’esclusione dalle graduatorie e l’impossibilità l’insegnare nella scuola. Perciò ci siamo visti costretti a presentare domanda. L’ingiustizia di questo comma è stata riconosciuta dal nuovo governo, che si definisce “governo del cambiamento”, ma noi vogliamo vederlo, questo cambiamento. Noi chiediamo di rientrare nella nostra terra perché non è assolutamente vero che non ci sono posti. Lo slogan che vanno propagandando molti politici dicendo che i posti sono al Nord quindi è là che dobbiamo andare, è assolutamente falso. A dimostrazione di ciò ci sono tanti concorsi che vengono fatti al Sud”.
Non mancano critiche anche nei confronti del nuovo Ministro: ” Noi non vogliamo che un ministro proveniente dalla Lega continui a favorire solo una parte delle’Italia anche noi siamo cittadini italiani e vogliamo tutelati i nostri diritti e quelli delle nostre famiglie”
Le richieste
I docenti siciliani chiedono un piano straordinario di rientro e suggeriscono anche la soluzione legislativa:
“Basterebbe applicare nella scuola il decreto legislativo 165 del 2001 che riconosce per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione priorità nei trasferimenti rispetto alle nuove assunzioni.”
Oltre all’applicazione del suddetto decreto, i docenti chiedono che la precedenza per assistenza al genitore disabile venga riconosciuta anche nei trasferimenti interprovinciali.