Docenti e ATA aggrediti, pene più pesanti per chi commette violenza. Via libera definitivo alla Legge Sasso. TESTO

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Il Parlamento ha approvato definitivamente una legge che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico. L’Aula del Senato ha dato il via libera al ddl nn. 905 sulla sicurezza del personale scolastico. A favore sono stati 88 senatori, astenuti 65, nessun voto contrario. La legge introduce anche diverse misure volte a prevenire la violenza e a migliorare la sicurezza nelle scuole.

Il disegno di legge propone un incremento significativo delle pene detentive: dagli attuali cinque anni per aggressione, a sette anni e mezzo, e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. L’inasprimento delle sanzioni rispecchia una risposta diretta ai crescenti episodi di violenza che non solo violano i diritti del personale aggredito, ma minano anche la vita collettiva scolastica.

Importante sottolineare che la legge non tutelerà solo gli insegnanti, ma si estenderà a tutto il personale scolastico, inclusi dirigenti scolastico e personale Ata. Oltre alle misure punitive, la legge prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Tale organo avrà il compito di segnalare casi di violenza, proporre iniziative e redigere report annuali sul fenomeno.

In aggiunta, la legge mira a istituire la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, da celebrarsi ogni anno il 15 dicembre.

Cosa prevede il provvedimento

Il disegno di legge interviene sul tema della violenza esercitata dagli studenti, ma anche dai loro familiari, nei confronti del personale scolastico. L’obiettivo principale è quello di tutelare il personale scolastico da atti di violenza e minaccia, rafforzando la sicurezza all’interno delle scuole.

Misure previste

La proposta di legge opera su due piani:

1. Monitoraggio, studio e sensibilizzazione

  • Istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico
  • Promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione
  • Istituzione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico

2. Inasprimento delle sanzioni

  • Introduzione di un’aggravante comune per i reati commessi in danno del personale scolastico
  • Modifica delle fattispecie di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale, con l’introduzione di specifiche aggravanti di pena per i fatti commessi in danno del personale scolastico

La proposta di legge si inquadra nel contesto normativo vigente in materia di tutela del personale scolastico, che riconosce ai dirigenti scolastici e ai docenti la qualifica di pubblici ufficiali.

Articolo 1

Istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, analisi e promozione di iniziative per la prevenzione della violenza a scuola.

Articolo 2

Impegna il Ministero dell’istruzione e del merito a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione sull’importanza del rispetto del lavoro del personale scolastico.

Articolo 3

Istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.

Articolo 4

Introduce un’aggravante comune per i reati commessi in danno del personale scolastico.

Articolo 5

Modifica l’art. 336 c.p. (Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) introducendo una circostanza aggravante per i fatti commessi dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti del personale scolastico.

Articolo 6

Modifica l’art. 341-bis c.p. (Oltraggio a pubblico ufficiale) introducendo una circostanza aggravante per i fatti commessi nei confronti del personale scolastico.

Articolo 7

Clausola di invarianza finanziaria.

TESTO

Le reazioni politiche

“Bene l’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge di iniziativa della Lega, primo firmatario Rossano Sasso, sulla sicurezza del personale scolastico. Chi aggredisce docenti, dirigenti e in generale tutti i lavoratori della scuola aggredisce lo Stato. Si tratta di un altro importante tassello di un’azione politica determinata e ad ampio raggio che stiamo portando avanti come governo e maggioranza per ripristinare la cultura del rispetto nelle nostre scuole, a tutela di tutta la comunità scolastica”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo l’approvazione del ddl 905 sulla tutela della sicurezza del personale scolastico.

“Oggi, scriviamo una bella pagina di storia per la scuola: la pdl della Lega contro la violenza sui docenti e su tutti i lavoratori della scuola è legge. Con l’approvazione in Senato della nostra proposta, restituiamo rispetto e dignità ai professori e alle istituzioni scolastiche. La norma prevede pene più severe per chi commette atti di violenza nei confronti del personale scolastico e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli stessi, oltre a numerosi momenti di sensibilizzazione e prevenzione del problema. Una nostra battaglia che abbiamo portato avanti con forza, insieme al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in tutte le sedi istituzionali. Chi tocca un insegnante tocca lo Stato! È necessario restituire alla scuola e ai suoi lavoratori l’autorevolezza che meritano”. Lo dichiarano i parlamentari della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione a Palazzo Madama, e Rossano Sasso, primo firmatario della pdl e capogruppo in commissione Cultura alla Camera.
Finalmente un segnale concreto per tutelare docenti e tutto il personale scolastico con l’approvazione al Senato del ddl contro manifestazioni di violenza esercitata dagli studenti, ma anche dai loro famigliari. Il provvedimento, composto da 7 articoli, istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico (art. 1), includendo a livello di informazione e sensibilizzazione apposite iniziative di comunicazione istituzionale da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (art. 2), e introduce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Inoltre modifica il codice penale prevedendo specifiche aggravanti di pena qualora la violenza sia effettuata nei confronti di dirigenti scolastici o personale docente, educativo e amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola. Dopo tanti episodi di intimidazione e violenza accaduti negli ultimi tempi, finalmente un segnale tangibile di tutela verso chi ogni giorno si impegna a educare i nostri giovani a scuola”. Lo dichiara Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione ed al Merito, che ha seguito al Senato il provvedimento.
 “Nel 2023 ci sono stati in tutto 36 casi di violenze e aggressioni ai danni di docenti e personale scolastico, quest’anno, con l’aggressione avvenuta a Parma, i casi salgono a 28. È evidente che sia venuto meno il patto educativo tra le famiglie e gli insegnanti”. Così in Aula, in dichiarazione di voto sul ddl Sicurezza personale scolastico, la senatrice Ella Bucalo, componente della commissione Cultura e viceresponsabile del dipartimento Scuola di Fratelli d’Italia. “Con questo provvedimento – prosegue – si dà un importante segnale: la scuola è una istituzione che va custodita e difesa. Esso interviene sul piano della prevenzione istituendo l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con l’obiettivo di studiare il fenomeno e promuovere azioni di sensibilizzazione. Interviene inoltre sul piano della repressione del fenomeno con delle misure di natura penale. Occorre costruire una vera collaborazione tra scuola e famiglia. In caso contrario – conclude – c’è il rischio serio che le nuove generazioni saranno sempre più fragili, e socialmente più divise”. 

“La questione delle aggressioni verso i docenti e il personale scolastico è molto seria e andava affrontata in modo più approfondito, certamente non con il solito approccio ideologico, securitario e panpenalista. La stretta securitaria non risolve nulla ed è una scorciatoia per non affrontare il problema. Il governo avrebbe dovuto porre attenzione alla comunità educante, al ruolo sociale dell’insegnante, del docente, all’educazione dei ragazzi e delle ragazze alla gestione delle emozioni. Invece la destra propone una legge che ricalca quella approvata nel 2020 sull’aggravamento delle pene per le aggressioni al personale ospedaliero. Una legge che fino ad ora si è dimostrata totalmente inefficace a combattere il fenomeno, perché il numero delle aggressioni è rimasto costante pur a fronte dell’aumento delle pene. Scegliere di intervenire solo sul penale non risolve nulla. Norme bandiera utili solo alla propaganda. Ovviamente per la destra basta aumentare le pene. Non c’è bisogno di aumentare le risorse, e infatti la legge che approviamo è senza un euro. La scuola è il pilastro democratico su cui si fonda la Repubblica, la più grande infrastruttura civile e sociale del paese. E invece per il governo e la destra la scuola è solo legge e ordine: cinque in condotta e ritorno ai voti numerici, quando non sono manganellate. I gravi problemi della scuola sono noti, occorre ridare centralità alla scuola pubblica e laica che faticosamente ha costruito il paese. Alleanza Verdi e Sinistra si astiene”. Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

 “Siamo d’accordo sull’istituzione di un osservatorio sulla sicurezza del personale scolastico e di una giornata su questo tema. Siamo anche d’accordo sull’inasprimento delle pene per chi usa violenza su prof e personale delle scuole, ma tutto questo non può essere l’unico elemento per intervenire su temi delicati come il disagio giovanile e la dispersione scolastica. Non ci stancheremo di ribadirlo: la repressione da sola non basta. Bisogna dare ai docenti dignità e sicurezza non attraverso “chiacchiere e distintivo” ma attraverso risorse, strumenti, ambienti sicuri, e con l’aiuto di professionisti come psicologi e pedagogisti. Questo provvedimento è una pura enunciazione di buoni intenti, ma chi conosce la scuola – al contrario di Giuseppe Valditara – sa che i programmi da soli sono nulla senza risorse. Nei governi precedenti la scuola era stata messa al centro dell’agenda politica con finanziamenti mai visti prima, oggi siamo tornati a fare solo misure a costo zero. In questa legge l’unica misura finanziata è un portale informatico: siamo passati dai 10 milioni per progetti sulla legalità quando ero sottosegretaria a finanziare una piattaforma. E che dire dei corsi di formazione? Valditara ha stanziato zero euro, con noi 4 milioni. Perché promuovete azioni che in questo provvedimento sono sotto-finanziate? Pensiamo all’educazione civica. Con il Piano ‘Rigenerazione Scuola’ si davano risorse ingenti per strumenti e professionisti. Valditara ha stanziato 300.000 euro, 7 euro a scuola. Ma poi gonfia il petto solo per le misure repressive. Con il Conte 2 sono stati stanziati 10 mld per la scuola, la Meloni ne butta 12 per un ponte. Questo governo non ha nessuna visione sulla scuola e una visione triste di Paese, che sconquassa la rete sociale della nostra bella Italia, privando le famiglie di quei sostegni capaci di fornire alle famiglie la possibilità di comprare un libro o un gioco per i propri figli. Gli unici numeri di cui sanno occuparsi sono i voti per i bambini delle elementari, ma alla scuola italiana i numeri che servono sono ben altri: sono i soldi che questo governo le ha sottratto”. Così la senatrice M5S Barbara Floridia.

“Oggi è un giorno importante: grazie all’approvazione della proposta della Lega contro la violenza sui docenti e sui lavoratori della scuola si introducono pene più severe per chi commette violenza ai danni di chi si spende quotidianamente per formare e istruire i nostri ragazzi. La scuola deve essere un luogo di confronto, di crescita, dove la violenza in ogni sua forma non può avere diritto di cittadinanza. Un’iniziativa di buonsenso, promossa dal collega Rossano Sasso e che abbiamo sostenuto con convinzione da subito: il nostro impegno è e sarà sempre quello di restituire alla scuola il ruolo che merita”. Lo dichiara la deputata della Lega e vicepresidente in commissione Istruzione Giorgia Latini.

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