Docenti e ATA aggrediti, multa salata (fino a 10mila euro) per gli studenti violenti. Emendamento al Ddl sul voto in condotta. TESTO
Studenti che alzano le mani su professori, dirigenti scolastici o personale ATA? Rischiano una multa da 500 a 10mila euro. La misura è prevista in un emendamento depositato dal governo al Senato in commissione Cultura al ddl sulla valutazione del comportamento degli studenti.
L’emendamento prevede che, in caso di condanna per reati di aggressione contro il personale scolastico, commessi durante o a causa delle loro mansioni, gli studenti dovranno versare un risarcimento pecuniario all’ente di appartenenza della vittima, oltre al risarcimento per i danni subiti.
La misura punisce le aggressioni a tutto il personale scolastico
L’emendamento non fa distinzioni tra docenti, presidi e personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario). Qualsiasi membro del personale scolastico che subisce un’aggressione da parte di uno studente può beneficiare di questa tutela.
Sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento
La sospensione condizionale della pena è subordinata all’effettivo pagamento della somma stabilita come risarcimento pecuniario. Questo significa che gli studenti che non pagano la multa non potranno beneficiare della sospensione della pena.
Termine ultimo per i sub-emendamenti
Il termine ultimo per la presentazione di eventuali sub-emendamenti alla modifica proposta in commissione è fissato per martedì 7 marzo.
Il testo dell’emendamento
1.0.1000
Il Governo
Dopo l’articolo 1 aggiungere il seguente:
Art. 1-bis
(Misure a tutela dell’autorevolezza e del decoro delle istituzioni e del personale scolastici)
1. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa. L’importo della somma di cui al primo periodo è determinato dal giudice, tenuto conto dei criteri di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7. La sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria, fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno”.
Un segnale forte contro la violenza a scuola
L’introduzione di questa multa rappresenta un segnale forte contro la violenza a scuola, un fenomeno purtroppo in crescita negli ultimi anni. Secondo un’indagine del Ministero dell’Istruzione e del merito, nel 2022 ci sono stati oltre 200 casi di aggressioni a docenti da parte di studenti.
Un deterrente per gli episodi di bullismo
La nuova sanzione potrebbe avere un effetto deterrente per gli episodi di bullismo e di aggressione verso il personale scolastico. Inoltre, la “riparazione pecuniaria” versata all’istituzione scolastica potrebbe essere utilizzata per finanziare progetti di sensibilizzazione contro la violenza e per migliorare la formazione del personale scolastico sulla gestione dei conflitti.