Docente tutor deve avere tutti e 3 i requisiti per essere nominato? Se non si trovano candidati che succede? [VIDEO]
Quali sono i criteri di scelta dei tutor e degli orientatori tra i docenti che hanno frequentato il corso? Si tratta di uno dei quesiti arrivati nel corso del Question time dell’11 aprile su OS TV dedicato al docente tutor.
A rispondere alla domanda Stefano Cavallini, rappresentante del sindacato Anief.
“Il dirigente scolastico sulla base delle indicazioni ricevute avvia la procedura per la selezione dei docenti che si siano dichiarati disponibili a svolgere la funzione di tutor. I docenti devono essere in possesso, preferibilmente, quindi non è un obbligo, dei seguenti requisiti…”
I requisiti per diventare tutor
Ecco i requisiti, come riportato dalla circolare ministeriale:
- essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità maturata con contratto a tempo indeterminato o determinato;
- aver svolto compiti che rientrano nelle funzioni del tutor scolastico e del docente orientatore (tra cui funzione strumentale per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO);
- avere manifestato la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di docente orientatore per almeno un triennio scolastico.
Se non dovessero esserci nell’istituzione scolastica docenti disponibili ad assumere l’incarico o comunque un numero non sufficiente, come si dovrà agire?
Facciamo innanzitutto notare che rispetto alla BOZZA del provvedimento il Ministero ha inserito il “preferibilmente ” che lascia un margine di spazio, rendendo non prescrittivo il possesso contemporaneo dei 3 requisiti. Probabilmente ci saranno tutor che ne avranno due su tre o magari solo uno.
Così ad es., spiega il sindacalista, è possibile ad es. prendere in considerazione le candidature anche dei neoimmessi in ruolo con sede stabile.
E se anche abbassando il numero dei requisiti non si trovasse nessun docente disponibile ad assumere l’incarico?
Cosa succederà? “Se non ci saranno tutti questi requisiti, gli organi collegiali stabiliranno a quel punto i criteri“, spiega il sindacalista.
La risposta di Stefano Cavallini si può riascoltare al minuto 44:22
IL QUESTION TIME INTEGRALE
La procedura potrebbe essere aperta ai docenti precari? Il sindacalista non ha analizzato quest’aspetto, ma su questo si apre un lunga discussione dal momento che in quel caso verrebbero a mancare non solo due dei tre requisiti (tempo indeterminato e disponibilità per il successivo triennio) ma possibilmente anche il primo. Finora questo aspetto non è emerso.
Il sindacato Anief chiede di assegnare un organico aggiuntivo per non far naufragare l’ambizioso e importante progetto: non si comprende perché poi si debbano escludere i docenti precari (uno su quattro dell’attuale organico utilizzato), che quindi non potranno ricoprire questa nuova figura professione.
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