Docente sospesa, accusata di non aver vigilato su alunni che in un video accostano Salvini a Mussolini

A raccontare l’accaduto la Repubblica di Palermo. Un provvedimento disciplinare ha interessato una insegnante, accusata di non aver svolto correttamente il suo dovere di insegnante.
“nella Giornata della memoria dello scorso 27 gennaio – si legge sul quotidiano – gli alunni avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini.”
Cosa si contesta all’insegnante A raccontarlo è il figlio, che in qualità di avvocato la difende. “La docente — dice il figlio a Repubblica – è amareggiata. Le si contesta il mancato controllo su alcuni accostamenti ritenuti offensivi e che rappresentano una visione distorta della storia e implicitamente la si accusa di aver indotto gli alunni ad agire in questo modo. Ma l’insegnante non può sindacare la libertà di espressione degli alunni e la sua libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione, purché non oltrepassi il limite del buon costume e non minacci l’ordine pubblico”
Il provvedimento disciplinare: sospensione dall’insegnamento per 15 giorni e stipendio dimezzato.
La sospensione è scattata in seguito ad una ispezione richiesta dal Ministero stesso, in seguito al diffondersi della notizia dell’accaduto sui social e tramite esponenti leghisti.
Diversi insegnanti hanno raccolto firme di solidarietà nei confronti della collega “vittima – dicono – di un fatto molto grave”.
“Abbiamo ricevuto una segnalazione dal ministero, ma eravamo già al corrente di quanto accaduto — dice il provveditore Marco Anello sempre a Repubblica – la libertà di espressione non è libertà di offendere e l’accostamento delle leggi razziali al decreto sicurezza è una distorsione della realtà. Abbiamo agito nella massima trasparenza dopo un’ispezione e una lunga istruttoria in cui sono state sentite tutte le parti”
Spicola (Pd): “Una vicenda grottesca e pericolosa, sospendete anche me”
“Sono solidale con la collega, si tratta di una vicenda grottesca e pericolosa. Il video è stato prodotto dagli studenti e nella scuola vige libertà d’insegnamento e pluralismo delle idee. È un mandato costituzionale che non può essere messo in discussione. Se deve essere questa la punizione per chi applica regole di pluralismo, libertà e discussione nelle classi coi propri studenti allora sospendete anche me“.
Così Mila Spicola, candidata alle prossime elezioni europee tra le fila del Partito democratico, sulla vicenda che vede un’insegnante palermitana sospesa per 15 giorni per un video prodotto dai suoi studenti in occasione della Giornata della memoria in cui veniva fatto un parallelo tra le leggi razziali e il decreto sicurezza fortemente voluto dal ministro dell’Interno Salvini.