Docente multata come guida abusiva: caso archiviato, non pagherà la multa

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In Italia, quando si parla di visite guidate, la legge non ammette deroghe all’obbligo di abilitazione. Un’eccezione si ha solamente per gli insegnanti che accompagnano le proprie classi. E proprio su questa base, Rosita Corbetta ha evitato una sanzione di 1.333 euro, inflittale in precedenza dalla polizia locale.

La vicenda ha avuto inizio a fine marzo, quando Corbetta, in veste volontaria, stava illustrando a un gruppo dell’associazione le peculiarità e le storie dei monumenti di Città Alta. Questo gesto le aveva valso una sanzione dalla polizia locale, che aveva ritenuto il suo comportamento non conforme alle norme vigenti.

Tuttavia, a seguito di un’accurata analisi, è emerso che l’attività svolta da Corbetta era perfettamente in linea con l’iniziativa di “formazione divulgata dalla Università per tutte le età”. Questa tipologia di formazione rientra, infatti, nella categoria dell’educazione permanente. Di conseguenza, come precisato dagli uffici di via Tasso, essa ricade nella menzionata deroga all’obbligo di abilitazione.

Questo fatto ha portato la Provincia di Bergamo a decidere di archiviare gli atti a carico della professoressa, liberandola dalla pesante sanzione. La decisione assume un valore ancor più significativo, considerando che neanche la Regione Lombardia ha sollevato obiezioni riguardo a questa interpretazione della legge.

Il caso di Rosita Corbetta pone in evidenza l’importanza della chiarezza e della precisione normativa. Inoltre, sottolinea l’essenziale ruolo che l’educazione permanente gioca nella nostra società e quanto sia cruciale per gli enti competenti riconoscere e rispettare tali attività.

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