Docente ipovedente ottiene finalmente giustizia dopo otto anni. Vince il ricorso al Tar
Dopo otto anni di attesa, finalmente un sospiro di sollievo per una professoressa ipovedente che ha visto riconosciuto il suo diritto al tempo extra durante un concorso pubblico.
La vicenda, raccontata dal Corriere Adriatico, inizia nel maggio 2016, quando la donna partecipa al concorso per docenti di lettere, storia e geografia ad Ancona.
Prima della prova scritta, la docente aveva espressamente richiesto il tempo supplementare previsto per i candidati con disabilità, ma la sua richiesta viene respinta. Non superando la prova, la donna presenta ricorso al Tar, che nel luglio 2016 le accoglie la richiesta cautelare, consentendole di ripetere la prova scritta con il tempo extra.
L’insegnante supera brillantemente la prova scritta e anche quella orale, ottenendo un posto in graduatoria e, successivamente, una cattedra in un liceo di Ascoli con un contratto a tempo indeterminato, ma “sub iudice”, ossia subordinato alla decisione del Tar sul suo ricorso.
Finalmente, dopo otto anni, i giudici del Tar si sono pronunciati a favore della docente, riconoscendo il suo diritto al tempo aggiuntivo e chiarendo che la mancata concessione nella prima prova scritta era dovuta a un “difetto di comunicazione” tra le parti.