Docente esperto, Bianchi: “Sarà un valore aggiunto per la comunità scolastica. La formazione ruolo chiave nei prossimi anni”

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Patrizio Bianchi interviene di nuovo su Il Sole 24 Ore, per spiegare, stavolta, il proprio punto di vista in merito al docente esperto, la misura recentemente approvata dal decreto aiuti bis.

Alla base di tutto questo processo c’è la formazione introdotta dal recente decreto legge che sarà gratuita e coinvolgerà circa 280.000 insegnanti l’anno“, scrive Bianchi. “La legge prevede, in particolare, un percorso di formazione in servizio, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado del sistema scolastico statale che, al termine di un triennio formativo e a seguito di una valutazione positiva, consente di riconoscere all’insegnante “un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale” tra il 10 e il 20 per cento del trattamento stipendiale“.

In merito proprio al docente esperto, secondo Bianchi si è “aggiunto un altro tassello importante, che vuole rafforzare ancora di più il ruolo chiave che la formazione dovrà rivestire nel sistema scolastico“.

A questi insegnanti viene attribuita la qualifica di “esperto” e saranno un valore aggiunto per tutta la loro comunità scolastica, supportandola nel miglioramento dell’offerta formativa complessiva“, prosegue il Ministro dell’Istruzione.

Il titolare di Viale Trastevere del Governo Draghi dimissionario, ricorda che da tempo, “si parla della necessità di valorizzare i docenti sotto il profilo economico, premiando l’anzianità di servizioaspetto che la riforma non modifica -, ma anche il percorso fatto. La riforma, con l’ultimo tassello approvato, consente di istituire, a regime, un contingente di 32mila docenti esperti (8.000 l’anno dal 2032/33 al 2035/36), creando così, all’interno di ciascuna istituzione scolastica, un nucleo di insegnanti (in media 4 per ogni scuola) che possono contribuire a migliorare l’offerta formativa complessiva”.

Bianchi precisa inoltre che “il meccanismo del docente esperto non sostituisce il bonus una tantum già previsto dal decreto legge 36 recentemente approvato, ma si aggiunge“.

Ogni anno, prosegue, all’esito del ciclo formativo triennale di formazione, una platea compresa tra 40.000 e 70.000 docenti potrà conseguire il bonus una tantum. Dopo l’espletamento di 3 cicli formativi, quindi a partire dall’anno scolastico 2032/2033, i docenti che hanno conseguito tre valutazioni positive potranno accedere alla qualifica di docente esperto che determina un beneficio economico permanente”, conclude il Ministro dell’Istruzione.

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