Docente esperto: 9 anni di formazione per il 15% in più nello stipendio, ma c’è vincolo triennale. Tutte le cifre [RELAZIONE TECNICA]
Il decreto n.115 del 9 agosto 2022, come è noto, introduce la figura del docente esperto. La misura prevede che i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva per tre percorsi formativi triennali consecutivi possono maturare il diritto ad un assegno ad personam di importo pari a 5.650 euro annui lordi, che si sommano al trattamento stipendiale.
Si tratta di risorse pari a un incremento del 15% dello stipendio medio. Ai professori viene attribuita la qualifica di “esperto”.
Ai docenti che accedono alla qualifica di “docente esperto” per il primo anno scolastico, limitatamente al periodo settembre-dicembre, viene riconosciuto un importo pari ai 4 dodicesimi dell’assegno annuale di 5.650 euro.
Come ricorda la relazione tecnica allegata al provvedimento, al fine di evitare effetti di onerosità di carattere pensionistico e previdenziale ai fini pensionistici e previdenziali le disposizioni operano con effetto sulle anzianità contributive maturate a partire dalla data di decorrenza del beneficio economico.
La relazione tecnica, poi, specifica che il docente qualificato esperto è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento della qualifica di “esperto”. Tale disposizione non si applica ai docenti in servizio all’estero.
Con apposito decreto del Ministero dell’istruzione di concerto con il MEF sono precisate le modalità di valutazione per l’accesso alla qualifica di docente esperto. Alla contrattazione collettiva è rimessa la definizione dei criteri in base ai quali si selezionano i docenti cui riconoscere la qualifica di docente esperto.
In sede di prima applicazione, nelle more dell’aggiornamento contrattuale, si applicano i seguenti criteri di valutazione e selezione
- media del punteggio ottenuto nei tre cicli formativi consecutivi per i quali si è ricevuta una valutazione positiva;
- in caso di parità di punteggio diventa prevalente la permanenza come docente di ruolo nella istituzione scolastica presso la quale si è svolta la valutazione e, in subordine, l’esperienza professionale maturata nel corso dell’intera carriera, i titoli di studio posseduti e, ove necessario, i voti con cui sono stati conseguiti detti titoli.
Le Faq di Orizzonte Scuola
Il sistema di formazione del personale in servizio con premio finale
L’emendamento in questione lega questa denominazione alla formazione dei docenti e al superamento di tre corsi di formazione secondo quanto contenuto nel PNRR.
Ricordiamo che il PNRR corsi triennali al termine dei quali si potranno ottenere degli incentivi stipendiali sulla base dei fondi stanziati dal Ministero. Ai corsi si potrà aderire in modo volontario e si dovranno svolgere 15 ore per la scuola dell’infanzia e primaria e 30 ore per la scuola secondaria di primo e secondo grado, oltre a ore da dedicare ad attività di progettazione, mentoring, tutoring e coaching a supporto degli studenti nel raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e di sperimentazione di nuove modalità didattiche.
Inoltre, ricordiamo che l’assegnazione del premio avverrà a seguito della valutazione del Comitato di valutazione delle scuole che determina i criteri, tra i quali l’innovatività delle metodologie e dei linguaggi didattici, la qualità e l’efficacia della progettazione didattica, la capacità di inclusione.
Quali docenti saranno considerati “esperti”
Si legge nel provvedimento che i “docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili possono accedere alla qualifica di docente esperto”
In tutta Italia i docenti esperti non potranno superare le 8 mila unità per ciascuno degli anni 2032/2033, 2033/2034, 2034/2035 e 2035/2036.
Quanto guadagnerò?
La qualifica darà diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento.
Dovrò svolgere altre funzioni? Quali obblighi avrò?
Il docente qualificato esperto è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento di suddetta qualifica, ma non dovranno svolgere mansioni aggiuntive rispetto al normale insegnamento.