Docente di ruolo a 25 anni nella scuola vicino alla sua città: “Bisogna avere coraggio e studiare per il concorso”. La storia (controcorrente) di Flavia

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Vincitrice di concorso subito dopo la laurea, cattedra a 25 anni a pochi km da casa, nessun anno di precariato. La storia di Flavia da Matera va sicuramente controcorrente rispetto a tutte quelle di precari storici lontani da casa che siamo soliti riportare e leggere.

Il segreto di Flavia, che si racconta a Orizzonte Scuola, è stato “crederci” e non ascoltare chi si arrendeva o la dava per sconfitta.

E’ ottobre 2023 quando si laurea in Scienze della formazione primaria all’Università di Matera, la città dov’è nata e da cui non vuole allontanarsi.

Poi un master e sempre in mente l’obiettivo di fare l’insegnante. Così s’iscrive al concorso docenti PNRR, un po’ scettica perché “tanto c’erano solo 14 posti qui”.

Studia, anche se pensa ai tanti precari con anni di servizio e punteggio. Ci crede lo stesso, è un’occasione, mentre aspetta una convocazione come supplente. S’iscrive anche al TFA Sostegno. Poi la prova scritta del concorso superata con 82. L’obiettivo diventa più lontano perché in tanti l’avevano superato con punteggi più alti.

“Non mi sono arresa, ho studiato tantissimo ed ero preoccupata per la prova orale proprio perché non avevo mai svolto servizio. Alla fine, inaspettatamente, ho preso 99” ricorda l’esame di maggio. Flavia è stata una delle prime a svolgere la prova orale.

Ad agosto vengono pubblicate le graduatorie del concorso, “quasi ero convinta dell’impresa impossibile, 500 persone per 14 posti” invece “mi è arrivata una telefonata: Flavia sei in graduatoria! Inizialmente non capivo, poi ho realizzato e non ci potevo credere: ero undicesima”.

Sempre ad agosto la domanda di immissione in ruolo e il 2 settembre ha preso servizio nella scuola elementare Don Liborio Palazzo a Montescaglioso, 17 km da Matera, “vicinissimo alla mia città, esattamente come desideravo, in alcun modo volevo allontanarmi”.

“I miei colleghi si sono stupiti quando mi hanno vista, non sono abituati a vedere colleghe così giovani, l’età media degli insegnanti specialmente di ruolo è alta. Insegnare mi piace, ne ho avuto conferma. Non ho incontrato grandi difficoltà nonostante tutto perché ho dei colleghi splendidi che mi hanno supportata” racconta.

La neo insegnante ha due classi terze: in una insegna matematica, scienze, tecnologia, musica ed educazione motoria, nell’altra inglese.

“E’ stato un sogno che si è realizzato. Sono felice. Un traguardo fondamentale per la mia vita” dice. Ora farà l’anno di prova il cui superamento le permetterà di essere di ruolo a tutti gli effetti. “Già penso che potrei comprare casa l’anno prossimo, a 26 anni, nella mia città, è una gioia per me. Penso però ai tanti giovani che non possono farlo” aggiunge.

E ai giovanissimi si rivolge Flavia: “Per ottenere grandi cose bisogna avere più coraggio, non deve mancare la forza di volontà, non bisogna scoraggiarsi. Sentiamo tante notizie negative su giovani che non trovano lavoro o sono costretti a spostarsi lontani. A volte basta saper sfruttare a pieno tutte le occasioni che ci si presentano. Io mi sono impegnata più del 100%. Il prossimo anno proseguirò con il TFA. Credo che tutti i docenti dovrebbero farlo per gli strumenti che dà per il lavoro in classe, considerate tutte le problematiche che ci sono tra i bambini. Voglio crescere e formarmi”.

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