Docente assolto dall’accusa di atti osceni in aula. Il Tribunale: “Il fatto non sussiste, si era sistemato i pantaloni troppo larghi a causa di un dimagrimento”

Si è concluso il caso che ha tenuto banco a Verona per oltre tre anni: il professore accusato di atti osceni in aula è stato assolto dal Tribunale scaligero con la formula “il fatto non sussiste”.
Come segnala Verona Oggi, l’uomo, che rischiava una condanna fino a 5 anni di reclusione, era stato denunciato da alcuni studenti che lo avevano visto toccarsi durante una lezione. La difesa, sostenuta dagli avvocati, ha sempre sostenuto che il gesto non aveva intenti sessuali, ma era dovuto semplicemente alla necessità di sistemare i pantaloni troppo larghi a causa di un dimagrimento subito durante il lockdown.
Il giudice ha accolto la tesi della difesa, stabilendo che non vi era prova di un comportamento autoerotistico da parte del professore. Inoltre, il giudice ha tenuto conto del comportamento in generale del docente durante le lezioni, non ravvisando alcun pericolo che simili gesti potessero ripetersi.
Il professore, che ha una carriera ultra trentennale alle spalle e nessuna segnalazione precedente, ha sempre negato qualsiasi intento malizioso o sessuale. Nonostante la sospensione temporanea dal servizio per 15 giorni come provvedimento disciplinare, l’uomo è ora libero da ogni accusa.