Docente aggredita dallo studente, parla il preside: “Mai avuto avvisaglie, colloquio coi genitori era in programma”

Uno studente di un istituto di secondo grado ha aggredito in classe un’insegnante ad Abbiategrasso, nel Milanese. Secondo le prime informazioni la donna, insegnante 50enne, sarebbe stata colpita al braccio con un’arma da taglio e ferite alla testa. Ricoverata, non sarebbe in pericolo di vita.
“Allora, voglio chiarire che io non ero presente al momento dell’incidente. Tuttavia, il mio vicepreside delegato era presente ed è intervenuto prontamente per soccorrere l’insegnante e mettere in sicurezza il ragazzo coinvolto. Insieme al resto del personale presente, hanno lavorato per evacuare tutte le persone, soprattutto i ragazzi, dalle classi”, spiega il preside dell’istituto scolastico.
“Pian piano, grazie anche all’intervento delle forze dell’ordine, la situazione si è normalizzata. I carabinieri e i servizi medici, tra cui ambulanze e automedica, sono arrivati tempestivamente sul luogo. L’insegnante è stata soccorsa e successivamente trasportata al pronto soccorso. Riguardo al ragazzo coinvolto, che era visibilmente sconvolto, sono stati organizzati colloqui con la sua famiglia, sia a distanza che in presenza”, aggiunge.
“Domani abbiamo convocato un incontro con i genitori per discutere la situazione didattica e disciplinare. Purtroppo, non posso fornire ulteriori dettagli, in quanto si tratta di un minore. Tuttavia, desidero sottolineare che questo episodio ci ha colti di sorpresa; nessun elemento ci faceva presagire un incidente di tale gravità“, sottolinea.
“Nel corso di questi anni difficili, durante la pandemia, la nostra scuola si è impegnata a supportare i nostri studenti nei processi di apprendimento e nel recupero delle loro fragilità. Abbiamo attivato numerosi progetti, anche interdisciplinari, per fornire un supporto psicologico ai ragazzi. Credo che abbiamo fatto tutto il possibile per accompagnare i nostri studenti in questo momento di difficoltà”, continua.
“Dall’ultimo anno, in seguito alla pandemia, abbiamo notato un aumento esponenziale delle fragilità dei ragazzi e delle loro famiglie. Questo ha richiesto un impegno aggiuntivo da parte di tutto il corpo docente e il personale, per far fronte a queste difficoltà”, conclude.
Il racconto di quanto avvenuto arriva da una studentessa, sentita come testimone dai carabinieri. Lei ha assistito a tutta la scena in cui il suo compagno di classe, 16enne, ha aggredito con un coltello la professoressa: “Eravamo suddivisi per gruppi, io ero vicino a lui. Lo vedevo silenzioso, che non collaborava”.
Il racconto del momento è drammatico: “La prof di italiano che era vicino a noi gli ha detto “a breve ti interrogo in storia per recuperare l’insufficienza”. Lui subito dopo ha detto hai compagni, “mi dispiace”. Ha rovistato nello zaino, ha preso le armi e la professoressa che era piegata in avanti è stata colpita”.
Secondo la testimone, la professoressa “è subito uscita e un altro compagno ha rivoltato un tavolo per ripararsi, come a creare uno scudo. Avevamo paura che la pistola fosse vera. Lui però ci ha detto solo di uscire. Così siamo andati al parcheggio dietro la scuola, nell’area di emergenza”.