Docente aggredita da uno studente a scuola con un pugno e uno schiaffo. Immediate le scuse da parte della famiglia

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In Provincia di Monza e Brianza una docente è stata aggredita da uno studente con un pugno e uno schiaffo al viso. Ancora sconosciute le cause che avrebbero portato il giovane a scagliarsi contro l’insegnante.

Come riporta Il Giorno, i genitori del ragazzo si sono subito scusati con la professoressa, ha riferito il dirigente scolastico dell’istituto in cui è avvenuto l’episodio di violenza. A quanto si apprende, la famiglia potrebbe aver deciso di ritirare il figlio dall’istituto.

In base a quanto riferito da una studentessa, il ragazzo al termine della lezione non sarebbe uscito dall’aula come gli altri compagni e sarebbe rimasto dolo con la docente. Soltanto i ragazzi entrati dopo per la lezione successiva hanno trovato l’insegnante con il volto sanguinante.

Docente che subito ricevuto la solidarietà da parte degli studenti della scuola: “Per noi è un privilegio averla come docente, non solo da un punto di vista didattico, ma anche umano – hanno scritto i ragazzi sui muri della scuola – Le siamo vicini, ci manca e l’aspettiamo presto”.

La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, che ha apprezzato il gesto degli studenti, ha spiegato che “la docente ora è a casa, ma dallo spavento non ha ancora recuperato la voce e i colleghi dicono che voglia smettere di insegnare” per questo “sono pronta – ha aggiunto in una nota – a incontrarla, se lo vorrà, perché non deve abbandonare l’insegnamento per una brutta esperienza, che sapremo superare presto”

Aggressioni docenti: continua l’emergenza

La violenza a scuola continua ad essere un tema purtroppo centrale. Ancora troppi i casi di aggressioni da parte di studenti o genitori ai danni degli insegnanti.

Recentemente, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha denunciato 133 aggressioni fisiche in un solo anno nelle scuole superiori, con conseguente ricorso alle cure ospedaliere per i docenti. “Questi 133 casi non rappresentano il numero totale”, ha precisato Pisani, lasciando intendere una realtà ancora più preoccupante, fatta di aggressioni non denunciate o non refertate.

Di questi episodi, 70 sono stati commessi da studenti, mentre la restante parte, ancor più gravemente, da genitori.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditaraha promesso il massimo impegno per contrastare ogni forma di violenza nelle scuole, a tutela di studenti e docenti.

Lo stesso MiM ha reso pubblico un sondaggio iniziato nel 22/23 che confluirà nel monitoraggio nell’Osservatorio nazionale e che mostra i primi dati. Se nel 22/23 si registravano 36 episodi, lo scorso anno sono 68 episodi segnalati. Sono gli USR a ricevere le segnalazioni e girarle all’amministrazione centrale. Quest’anno, finora, i casi segnalati sono 19.

Ricordiamo che a marzo 2024 è stata approvata una nuova legge che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico e introduce diverse misure per prevenire la violenza e migliorare la sicurezza nelle scuole. Si tratta di una norma che prevede diverse misure, anche di natura culturale. In primo luogo viene introdotto un’aggravante comune per i reati commessi in danno del personale scolastico.

La norma interviene nella fattispecie di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale, con l’introduzione di specifiche aggravanti di pena per i fatti commessi in danno del personale scolastico.

Le misure della legge in sintesi

Le pene

  • L’aggressione a un docente è punita con la reclusione da 7 anni e mezzo a 12 anni (invece degli attuali 5 anni).
  • L’oltraggio a un docente è punito con la reclusione da 4 anni e mezzo a 6 anni (invece degli attuali 3 anni).

Le misure di prevenzione

  • Istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del comparto scolastico
  • Percorsi formativi di sensibilizzazione per studenti, docenti e personale scolastico
  • Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza negli istituti scolastici (15 dicembre)

LEGGE [PDF]

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