DL Scuola, Caso (M5S): “Maggioranza boccia fondi per contratti ricerca”
“Sugli assegni di ricerca questo decreto prevede un’ulteriore proroga dal 31 luglio 2024 al 31 dicembre 2024 rispetto all’entrata in vigore dei contratti di ricerca, così come previsto dal PNRR. È l’ennesima proroga che segna una dinamica ingiustificabile di perenne rinvio di una disposizione tanto attesa dal settore perché segnerebbe il passaggio da contratti parasubordinati, a contratti a tempo determinato di minimo due anni.
Rispetto ai primi, quest’ultimi presentano maggiori tutele e migliori condizioni di lavoro, la tredicesima, un orario di lavoro definito, le ferie retribuite, l’indennità di malattia, la Naspi come sussidio di disoccupazione e la contribuzione previdenziale ordinaria.
Con diversi odg chiedevamo l’impegno del governo ad incrementare il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università e vincolare le risorse straordinarie dei fondi del PNRR per procedere già nell’anno in corso alla stipula dei nuovi contratti di ricerca. Risultato?
Lo hanno bocciato, sbattendo la porta in faccia al mondo della ricerca e dell’università. Questa è l’ennesima riprova della volontà della Bernini di precarizzare il mondo della ricerca. Sul punto abbiamo chiesto un’informativa urgente, ma stiamo ancora aspettando la Ministra in aula.”
Così il capogruppo M5S in commissione cultura Antonio Caso.