DL scuola approvato, novità per gli studenti stranieri che non conoscono l’italiano: docente dedicato e potenziamento extra curriculare
Nella giornata del 17 luglio la Camera dei Deputati ha dato il via libera al decreto scuola e sport, che contiene numerose novità per quanto riguarda l’istruzione. Fra queste ricordiamo quelle relative agli studenti stranieri che non conoscono l’italiano.
Si tratta di un tema a cui ha lavorato molto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha ribadito nelle scorse ore, commentando l’approvazione del decreto 71/2024, che “la lingua è un requisito fondamentale per una vera inclusione”.
Lotta alla dispersione scolastica
Valditara infatti punta ad una maggiore inclusione degli studenti stranieri che non conoscono l’italiano e che dunque mantengono gravi deficit di conoscenza della lingua, ma anche in matematica.
Questi studenti fanno registrare un tasso di dispersione scolastica di oltre il 30% a fronte di una dispersione degli studenti italiani, tra questi ve ne sono pure di origine straniera, pari al 9,8%.
Secondo il Ministro, “è razzista non fare nulla e accettare questa realtà”, sottolineando che ignorare il problema equivale a non dare un futuro a questi giovani.
Cosa prevede il piano di Valditara?
- l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri per le classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al Sistema nazionale di istruzione e che non sono in possesso delle competenze linguistiche di base in lingua italiana, pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe;
- attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare, la cui partecipazione è riservata alle istituzioni scolastiche che registrano tassi di presenza di alunni stranieri, che non sono in possesso delle competenze linguistiche di base in lingua italiana;
- la presenza degli alunni stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione e che non sono in possesso delle competenze linguistiche di base in lingua italiana nelle classi, non deve superare il 20% degli studenti complessivamente presenti nella classe.