Dl Scuola al Senato, Valditara difende il sostegno agli studenti con disabilità: “Nessuna sanatoria con i corsi realizzati dall’Indire, saranno almeno 30 crediti”

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Al Senato è in corso la discussione sul Decreto Scuola. Il governo con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia sul provvedimento. Proteste delle opposizioni.

Durante la seduta, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha preso la parola per illustrare alcuni punti chiave del provvedimento, in particolare le misure a supporto degli studenti con disabilità e la formazione in lingua italiana per gli studenti stranieri.

“Le critiche mosse al Decreto Scuola mi paiono non corrispondenti alla realtà del testo e degli emendamenti approvati”, ha esordito Valditara, entrando nel vivo delle singole misure.

Docenti di sostegno

Valditara ha definito “drammatica” la situazione dei docenti di sostegno, evidenziando come al Nord su oltre 30.000 posti, 10.897 non saranno assegnabili per carenza di candidati specializzati. “Abbiamo 85.000 docenti precari sul sostegno senza specializzazione e il sistema universitario non è in grado di formarli”, ha spiegato il Ministro. La soluzione proposta dal Decreto Scuola prevede il coinvolgimento dell’Indire per un percorso di specializzazione di almeno 30 crediti formativi, definito con il parere dell’Osservatorio per l’Inclusione.

Continuità didattica

Valditara ha difeso anche la norma che consente alle famiglie di chiedere la continuità didattica per i figli con disabilità, una richiesta avanzata da anni dalle associazioni. “Le famiglie non sono i privati che entrano nella scuola”, ha sottolineato il Ministro, ricordando l’articolo 30 della Costituzione che sancisce il diritto-dovere dei genitori di educare i figli.

Abilitati all’estero e insegnamento della lingua italiana

Il Ministro ha poi difeso le misure previste per gli abilitati all’estero e per l’insegnamento della lingua italiana agli studenti stranieri, sottolineando come il governo stia affrontando problemi ignorati dai precedenti esecutivi. “Non si tratta di una sanatoria”, ha precisato Valditara, “ma di una soluzione concreta a un problema annoso”. Riguardo all’insegnamento della lingua italiana, il Ministro ha ricordato i dati allarmanti sulla dispersione scolastica tra gli studenti stranieri, con un tasso di abbandono superiore al 30%. “Insegnare la lingua italiana è una misura di grande inclusione”, ha concluso Valditara.

Finanziamenti privati alla scuola

Inoltre il Ministro ha smentito categoricamente di aver proposto che i docenti del Nord siano pagati dai privati. “Ho solo auspicato che i privati, come accade in tutto il mondo, facciano la loro parte contribuendo a finanziare la scuola italiana”, ha precisato Valditara, ribadendo l’impegno del governo a sostenere la scuola pubblica.

Dirigenti scolastici

Infine il Ministro ha difeso la norma che proroga l’incarico dei dirigenti scolastici vincitori del concorso riservato, garantendo che saranno disponibili i posti necessari per i vincitori del concorso ordinario, il cui svolgimento è ancora in corso. “L’alternativa sarebbe stata quella di affidarsi a dirigenti reggenti, soluzione che voi stessi avete criticato in passato”, ha chiosato Valditara rivolgendosi all’opposizione.

Il discorso integrale

“Onorevoli Senatori, voglio replicare, perché mi paiono nella loro veemenza non corrispondenti alla realtà degli emendamenti approvati e del testo presentato dal governo. E soprattutto non rispondenti agli effetti degli emendamenti approvati e del testo presentato dal governo.

Iniziamo con l’emendamento parlamentare relativo ai dirigenti scolastici. Non è vero che vi sarà uno scavalcamento da parte dei vincitori del concorso riservato ad anno dei futuri vincitori del concorso ordinario, semplicemente perché il concorso ordinario non si è ancora concluso e quindi i vincitori del concorso ordinario potranno prendere servizio soltanto dal prossimo anno scolastico. E dunque noi abbiamo programmato che ci saranno i posti necessari per dare copertura al concorso ordinario che si sta svolgendo. Da questo punto di vista, l’alternativa sarebbe stata quella di affidare a dirigenti reggenti, cioè estendere l’istituto della reggenza, che proprio voi avete più volte criticato in passato, che non garantisce ovviamente quella qualità dell’intervento da parte del dirigente scolastico. Quindi l’alternativa era o 500 reggenze oppure questo provvedimento, che non toglie alcun diritto, alcuna prerogativa a coloro che si sono iscritti al concorso ordinario.

Poi c’è il problema della specializzazione dei docenti precari sul sostegno. Bene, io credo, con grande… lo dico con grande pacatezza, credo che a voi non sfugga la realtà e mi fa piacere che, pur polemizzando, la senatrice Malpezzi in qualche modo abbia riconosciuto la gravità del problema. Bene, vi do soltanto un dato che credo sia testimonianza di una situazione drammatica: al Nord, su 31.133 posti, 10.897 non saranno assegnabili per carenza assoluta di candidati specializzati. Sappiamo che ci sono 85.000 docenti precari sul sostegno che non hanno la specializzazione, che il sistema universitario non può e non è in grado di formare. Dunque l’alternativa è che noi ai nostri ragazzi con disabilità non offriamo una docenza specializzata sul sostegno per 85.000 unità e credo che, dunque, la soluzione che noi abbiamo individuato di coinvolgere l’Indire, fra l’altro anche da questo punto di vista per la prima volta si dà rilievo al parere dell’Osservatorio per l’Inclusione, per la prima volta nella definizione di quel percorso di specializzazione che sarà di almeno 30 crediti formativi… qualcuno ha detto che sarebbe stato inferiore ai 30 crediti, ho letto da qualche parte addirittura 10 crediti… falso, mai detto questo! La legge specifica almeno 30 crediti formativi e per la definizione di questi 30 crediti sarà coinvolto direttamente l’Osservatorio per l’Inclusione, così come non accade per il TFA. Allora, anche da questo punto di vista, io credo che se noi non fossimo intervenuti non avremmo dato delle opportunità ai nostri ragazzi di avere docenti sempre più preparati, sempre più specializzati.

D’altro canto, è stata criticata anche la norma che coinvolge le famiglie e che consente alle famiglie di chiedere la continuità didattica, una norma che le associazioni della disabilità da vent’anni chiedevano alla politica e che la politica non ha mai avuto il coraggio di affrontare perché certi sindacati, per fortuna non tutti ma certi sindacati, non erano d’accordo. E allora devo dire, da questo punto di vista, che ho sentito addirittura un’affermazione scandalosa: “Valditara vuole portare i privati nella scuola”, cioè le famiglie sarebbero i privati! Ma ragazzi miei, scusate se mi permetto questa bonaria e veramente benevola terminologia, cari onorevoli, ma conosciamo l’articolo 30 della Costituzione, che attribuisce ai genitori il diritto-dovere di istruire, educare, formare i propri figli! E allora i genitori non sono i privati che entrano nella scuola, perché se la scuola, come io sostengo e come noi sosteniamo e come questo governo sostiene, deve avere al centro la persona, perché questo è quello che la Costituzione vuole, al centro la persona, innanzitutto la persona, lo studente, è evidente che prima di tutto deve avere a cuore il destino, il futuro degli studenti con disabilità.

Poi ho sentito anche polemizzare su CIMEA, anche qua ho… le ho sentito alla Camera, qui al Senato, delle affermazioni del tutto improprie. Innanzitutto devo dire che, per quanto riguarda i docenti su posto comune, è stato abbattuto l’arretrato, il contenzioso… cito a memoria, ma avevo risposto alla Camera ad un’interrogazione parlamentare sul sostegno… ha abbattuto di circa 4.000… cioè risolto posizioni per circa… per oltre, se non ricordo male, 4.000 unità e quindi 4.000 situazioni che sono state trattate, risolte da CIMEA. Quindi non è vero che sono stati buttati via i soldi pubblici, semmai la necessità di un’accelerazione dovuta a una sentenza anche del Consiglio di Stato e a risolvere un problema che, oggettivamente, da troppi anni si trascinava. Perché, vedete, sia per quanto riguarda il discorso degli specializzati sul sostegno, dell’assenza di specializzazione sul sostegno, sia per quanto riguarda il problema, anche qua, degli abilitati all’estero… e purtroppo negli anni passati non si è fatto nulla per essi, i governi passati non si è fatto nulla, e noi finalmente risolviamo un problema annoso, un problema che riguarda migliaia e migliaia di precari che insegnano nella nostra scuola. E allora, da questo punto di vista, non dobbiamo dimenticarci che c’è una giurisprudenza europea, ci sono norme europee, c’è una giurisprudenza italiana che ci obbliga comunque ad intervenire. Credo che questa soluzione, che coinvolge ancora una volta l’Indire, che consente anche qua di abilitarsi con il raggiungimento di un certo numero importante di crediti, tenendo conto oggettivamente che all’estero non vi è un sistema simile a quello italiano e quindi è necessario avere un numero di crediti che sia idoneo a dare una formazione completa a questi docenti… bene, anche qua noi non abbiamo fatto una norma che in qualche modo si configura come una sanatoria, assolutamente non è affatto una sanatoria, tanto è vero che prevediamo un percorso ulteriore. Semmai risolviamo un problema che è un problema annoso, è un problema delicato.

Poi si è fatta pure polemica sul discorso dell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri di prima generazione. Beh, io vorrei ricordarvi i dati dell’Istat, non sono nemmeno dati Invalsi, sono dati dell’Istituto di Statistica Nazionale, per cui oltre il 30% dei ragazzi stranieri di prima generazione abbandona la scuola perché non ha le competenze necessarie, perché ha difficoltà a proseguire per carenze, innanzitutto nella conoscenza della lingua italiana. L’Invalsi ha certificato addirittura un anno, ma forse qualche più recente studio parla di due anni, in quinta elementare, in meno di preparazione sulla lingua italiana. Noi, per la prima volta, interveniamo innanzitutto con una verifica della conoscenza della lingua italiana, poi, già dal prossimo anno scolastico, una formazione obbligatoria pomeridiana per questi ragazzi che non conoscono adeguatamente la lingua italiana o che non la conoscono affatto, e poi con la formazione e il reclutamento di appositi insegnanti specializzati per insegnare l’italiano agli stranieri. Beh, questa è una misura di grande inclusione, perché ragazzi, perché, perché, cari onorevoli, vedete, se un ragazzo non conosce la lingua italiana non può neanche integrarsi, non può conoscere la cultura italiana, non può neanche avere i mezzi, gli strumenti per apprendere la matematica, per apprendere la storia, per apprendere tutto quello che è il patrimonio culturale che la scuola gli offre. E non è un caso, dunque, che ci sia un abbandono così elevato fra gli studenti stranieri di prima generazione. E allora credo che forse un intervento di questo tipo avrebbe dovuto essere accolto con maggior, come dire, condivisione da parte di chi ha veramente a cuore il problema dell’integrazione dei giovani stranieri nel nostro sistema e nella nostra società.

E concludo con una smentita drastica nei confronti della senatrice che è intervenuta precedentemente, che ha affermato che io avrei dichiarato che i docenti del Nord… o avrei auspicato che i docenti del Nord vengano pagati dai privati. Questa affermazione è totalmente falsa, non ho mai dichiarato qualcosa di simile, ho semplicemente auspicato che anche i privati, come accade in tutto il mondo, facciano la loro parte contribuendo a finanziare la scuola italiana. Perché, vedete, la quota OCSE del 2% di finanziamento privato, la quota italiana dello 0,5%… forse credo che chiedere un contributo ai… ai privati, agli imprenditori, a coloro che hanno le disponibilità finanziarie e l’interesse economico per far sì che la nostra scuola possa essere sempre più dotata di risorse, credo che sia qualcosa di opportuno, di necessario. Fermo restando che il governo sta facendo la sua parte, come ha dimostrato con i due contratti: il primo già siglato, il secondo che stiamo… abbiamo in animo di siglare entro quest’anno e che certamente contengono risorse mai prima d’ora destinate agli aumenti degli stipendi del personale della scuola, mai prima d’ora realizzati. Grazie per l’attenzione.”

Dalla specializzazione sostegno, al docente per studenti stranieri, famiglie sceglieranno docenti di sostegno, addio alla “call veloce”. DL Scuola, approvato alla Camera: tutte le novità

TESTO

Sostegno agli alunni con disabilità

  • Specializzazione didattica sostegno per docenti con tre anni di servizio: Introdotti percorsi di specializzazione al sostegno indetti da INDIRE, da conseguire entro il 31 dicembre 2025, con almeno 30 CFU. Possono partecipare i docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni, anche non continuativi.
  • Continuità didattica docente di sostegno su richiesta della famiglia: Possibilità per le famiglie di richiedere la conferma del docente di sostegno dell’anno precedente, previa valutazione del dirigente scolastico e nell’interesse del discente. Priorità ai docenti con titolo di specializzazione.
  • Percorsi per docenti con titolo acquisito all’estero, in attesa di riconoscimento: INDIRE attiverà percorsi straordinari per docenti con titoli di sostegno esteri, in attesa di riconoscimento. I docenti dovranno rinunciare a ogni istanza di riconoscimento del titolo estero.
  • Disposizioni urgenti in materia di tutela dei diritti delle persone con disabilità e di formazione dei docenti referenti per il sostegno: Avvio di attività di sperimentazione in territori specifici per completare la formazione dei docenti referenti per il sostegno entro il 31 dicembre 2024.

Inclusione studenti stranieri

  • Piano per l’inclusione degli studenti stranieri: Misure per favorire l’apprendimento della lingua italiana e colmare eventuali lacune in italiano e matematica. Previste: assegnazione di un docente dedicato all’italiano per classi con almeno il 20% di studenti stranieri neo-iscritti; attività di potenziamento in orario extracurricolare; limite del 20% di studenti stranieri neo-iscritti per classe.

Immissioni in ruolo e organico docente

  • Immissione in ruolo docenti: Confermata la procedura tramite GaE e concorsi, con possibilità di attingere alle GPS sostegno prima fascia in caso di posti vacanti. Difficile prevedere le assunzioni da graduatorie del concorso PNRR entro fine agosto.
  • Eliminata “call veloce” nell’immissione ruolo docenti: Abbandonata la misura introdotta da Azzolina per l’assunzione a tempo indeterminato su posti vacanti, a causa del mancato successo.
  • Concorso a cattedra: Modificate alcune regole per i prossimi concorsi a cattedra. Resta il punteggio minimo di 70/100 per la prova scritta, ma lo sbarramento sarà definito dai punteggi più alti, con accesso all’orale per i candidati che abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi.
  • Incremento fondi lavoro straordinario dipendenti ministeriali: Stanziati quasi 300mila euro per il pagamento del lavoro straordinario dei dipendenti ministeriali, al fine di supportare le attività di reclutamento docenti e l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025.

Altre novità

  • Commissariamento INDIRE: Nomina di un commissario straordinario entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, in attesa della nomina del nuovo presidente INDIRE.
  • Novità per i Dirigenti Scolastici: Cambiamenti in arrivo per mobilità straordinaria e valutazione. Per l’anno scolastico 2024/2025 saranno disponibili il 100% dei posti vacanti in ogni Regione, con un contingente aggiuntivo del 50% nelle Regioni in cui le procedure concorsuali non si concluderanno in tempo utile.
  • Posti al corso riservato per Dirigenti Scolastici: Assegnato al corso-concorso per Dirigenti Scolastici il 100% delle assunzioni nelle Regioni in cui le graduatorie del concorso ordinario non saranno pronte per l’anno scolastico 2024/2025.
  • Validità graduatorie personale estero: Le graduatorie del personale selezionato saranno formate ogni nove anni e pubblicate sul sito del Ministero degli Affari Esteri.

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